Luca Aquino – Lunaria 2 (Parco della Musica Records, 2024)

A distanza di quindici anni dal primo “Lunaria”, uscito nel 2009 – con cui ha vinto il premio “Top Jazz” promosso dalla rivista specializzata Musica Jazz –, il trombettista Luca Aquino pubblica “Lunaria 2”. “Il quartetto Lunaria dodici anni fa, dopo la pubblicazione del primo album Lunaria e dopo due anni di concerti, si sciolse, forse perché, avendo suonato tanto, non avevamo più racconti interessanti da narrare. (…) È stata la mia band più importante. L’anno scorso poi, dopo un concerto a Umbria Jazz con un mio duo e una serata folle e divertente trascorsa insieme a Gianluca e Marco, ho avvertito che avremmo potuto provare a scrivere un’altra piccola pagina di musica e ora eccoci qui con nuove energie e un nuovo album”, racconta l’artista di origini sannite. Cosa mette in continuità i due “Lunaria”? Sicuramente la passione per l’esplorazione, che guida il trombettista nel reinterpretare brani composti da altri ma soprattutto nella composizione di nuovi, ed al contempo la ricerca di suoni puliti, essenziali, con arrangiamenti scarni ma coinvolgenti e di forte effetto che li valorizzano. Tra i riferimenti musicali di Luca Aquino ci sono l’ascolto di Chet Baker e Miles Davis ma anche il rock dei Doors – ai quali nel 2015 ha dedicato un intero album-, degli AC/DC, dei Jefferson Airplane e dei Led Zeppelin, che hanno trovato posto nello sviluppo di progetti che spaziano tra generi musicali diversi. Inoltre, guidato dall’interesse per il viaggio e per ambientazioni inconsuete per la musica, nel suo ventennale percorso artistico Aquino ha sperimentato l’acustica di spazi diversi rendendola parte integrante della composizione musicale, in questo modo caratterizzando alcuni progetti: famosa la sua incisione a Petra, sito UNESCO in Giordania, in collaborazione con la Jordanian National Orchestra come anche in altri luoghi rituali e inusuali – bagni turchi, chiese per citarne alcuni –, di cui esplora, affascinato, i riverberi. Ha realizzato collaborazioni con musicisti e artisti di fama mondiale, tra cui quella con l’artista Mimmo Paladino, che lo hanno portato alla registrazione di “Chiaro”, un lavoro in trio con una sezione ritmica norvegese e un ospite d’eccezione come Lucio Dalla. Nel 2012, dopo un importante progetto dal vivo con Jon Hassell, realizzato nella Chiesa di Sant’Agostino a Benevento, entra a far parte del quartetto del batterista Manu Katché con cui realizza alcuni album. Compositore anche di brani per colonne sonore di film e cortometraggi, il trombettista è pronto ad esplorare e spostare confini. Il primo “Lunaria” - secondo album di Aquino come leader-, aveva visto la partecipazione del compianto trombettista Roy Hargrove e della brillante cantante Maria Pia De Vito anche nella rivisitazione di alcune cover. “Lunaria2”, che rappresenta il quindicesimo lavoro di Luca, riunisce la sua “storica” band: Giovanni Francesca alla chitarra, Marco Bardoscia al basso, Gianluca Brugnano alla batteria e propone all’ascolto “Can’t Help Falling in Love”, celebre per la versione di Elvis Presley, ”Ironic” della prima Alanis Morissette, “Nature Boy” di Eden Ahbez, incisa anche, soprattutto da Jon Hassell (uno dei trombettisti più amati da Aquino), e infine una versione dalle sonorità urbane e dissonanti della toccante “Alfonsina y El Mar” di Ariel Ramirez e Felix Cesar Luna a cui è affidata la conclusione dell’album. A questi tributi si aggiungono, con un ruolo da protagoniste, undici composizioni originali per un totale di quasi cinquanta minuti di musica. Tre tracce sono eseguite per solo tromba: l’apertura con “Amman”, il breve e vibrante “X”, lo straziante “Y Superhot”. L’ascolto complessivo dell’album è molto gradevole tra l’attacco rilassato di “Cip e Ciop”, il solare e sorridente “Anita Dance” composto per la figlia, l’introspettivo “Killing me” e due diversi brani dedicati ad eroi del pugilato: l’appassionato, quasi sognante “Carnera” e il ritmato e veloce “Nicolino Locche”. Si ascoltano sonorità profonde di basso e una scintillante chitarra in “Halfaouine”, mentre nel bel brano melodico “Alì Raksat” tromba e chitarra dialogano in modo vibrante e appassionato come in “Tag’s Smile” con sottofondo felpato di percussioni. “Lunaria2” spazia con un approccio libero evocando generi musicali diversi e culminando in momenti di poesia soprattutto nei brani di composizione originale. La tromba dal suono avvolgente, gioca con i suoni, spesso morbidi, a volte trasformandoli in rumori, dialogando con la chitarra, lavorando insieme al contrabbasso in un gioco talvolta sapientemente divergente e insieme alla batteria che crea un tappeto percussivo soffice. Un Aquino in gran forma, si presenta con un bell’album che arricchisce e approfondisce con un nuovo capitolo il suo interessante, originale percorso artistico. 


Carla Visca

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