I NaraBara sono un interessante quartetto di base a Pechino, fondato dal producer e cantante Yider il quale ha riunito intorno a sé tre eccellenti strumentisti come Asr (tastiere), Souty (Chitarra) e Zhitong Xu (batteria) con l’obiettivo di fondere il jazz con la tradizione musicale mongola, il tutto impreziosito da una bella dose di originalità. Dopo aver debuttato lo scorso anno con “Hamt Zamin Hümüs” nel quale spiccava la capacità del gruppo di coniugare gli strumenti tradizionali con l’estetica moderna, li ritroviamo con “Dab-Hi” Ep che sposta ancora più avanti il confine delle loro ardite sperimentazioni sonore, forte anche della grande esperienza maturata sul palco ed in particolare nel corso del tour europeo dello scorso anno. Proprio durante la serie di concerti in Europa ha preso vita questo nuovo lavoro che esalta il potere comunicativo della musica nell’intreccio tra tradizione musicale mongola, jazz e musica funk. Il disco si apre con lo spiazzante funky siderale di “Mirage” nella quale convergono sonorità provenienti da latitudini e longitudini sonore differenti ma tenute insieme da una sorprendente stratificazione di stili con il canto diafonico di Tuva che incontra la trama di una chitarra che rimanda al blues desertico del Mali. La successiva “Ghost Steps” è ispirata ad una antica melodia della Mongola Interna che ai bambini viene cantata come una filastrocca, ma che i Nara Bara declinano al futuro innestandola su una tessitura jazz che a metà brano ci conduce dalle atmosfere nordiche alla fusion. Si prosegue con la title-track un brano dalla melodia radiofriendly ad uncino denso di funky con il basso di Xu a sorreggere l’architettura ritmica in cui si inserisce la tastiera di Asr e la chitarra bluesy di Souty. Il vertice del disco arriva con la conclusiva, “Gobi Dance” un brano superbo cui trame si ritrova la danza “Biyelgee” della regione del Gobi in Mongolia, considerata una delle forme coreutiche principali della sua tradizione e che intreccia funk, jazz ed elementi prog-rock in un turbine sonoro in cui perdersi. Insomma, se queste sono le premesse, il prossimo lavoro in studio dei NaraBara sarà certamente imperdibile. narabara.bandcamp.com/album/dab-hi
Salvatore Esposito
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Suoni Jazz