Ekiti Sound – Drum Money (Crammed Disc/Materiali Sonori, 2023)

In quella fucina creative che è la scena musicale nigeriana emergono costantemente giovani ed interessanti talenti in grado di declinare al futuro la musica tradizionale, incrociandola con le sonorità contemporanea, spaziando dall’highlife all’Afrobeat, per toccare l’Afrofunk e lo Jùjú, stile musicale (da non confondere con lo juju, ritualità magico-cerimoniale diffusa nell’Africa occidentale ma anche ad Haiti e a Cuba) derivato dalle percussioni del popolo Yoruba, radicato nella zona sudoccidentale, nell’area della capitale Lagos. Sviluppatosi a partire dagli anni Venti del Novecento nei club urbani, ebbe tra i suoi pionieri il "menestrello cieco" Kokoro, Irewole Denge e Ababababaa Babatunde King, meglio noto come Tunde King e Ojoge Daniel, dei quali sono pervenute le prime registrazioni nelle quali spiccava l’uso del tamburo parlante Iya Ilu, accompagnato da cori e strumenti a corde. Questo stile musicale è stato la base di partenza per le ricerche musicali del musicista, produttore e cantante Leke Awayinka a.k.a CHif con all’attivo diversi progetti musicali nati sulla rotta tra Londra e Lagos, tra cui Ekiti Sound che ha preso vita dall’incontro con diversi musicisti incontrati nei suoi viaggi tra l’Africa e l’Europa e che ha fruttato nel 2019 l’opera prima “Abeg No Vex”. Di quel disco ci colpì l’ondata travolgente dell’approccio musicale e allo stesso modo possiamo dire del secondo album “Drum Money” che giunge a quattro anni di distanza, consegnandoci diciassette brani che incrociano poliritmi africani ed elettronica, synth e fiati, non senza qualche incursione nel jazz e nell’hip hop. Rispetto al precedente, questo nuovo lavoro presenta un suono più sofisticato e ricco di sfumature e, in questo senso, ci sembra determinate il contributo dei diversi ospiti che si alternano al suo fianco. Registrato presso lo studio Ekiti Sound di Lagos e mixato tra la Nigeria, Londra con Clinton Mccreery e Los Angeles con Stef Morro presso lo studio irkobeats3, l’album si apre con il flow hip hop che si stende sul ritmo percussivo di “aLAcarte pt. 1” ed entra nel vivo con la sequenza in cui ascoltiamo “Fuji” e il superbo singolo “Chairman” con la complicità di Aunty Rayzor nella quale si apprezza il sincretismo perfetto fra Afrojùjú ed elettronica il tutto impreziosito dai fiati. Se “Free the boy” si regge sul coro che ripete “Spray naira, spray dollar, spray euro, spray sterling”, la successiva “Ebi Pa Mi” con Wura Samba è costruita sul basso synth che ne pervade l’architettura ritmica su cui si innestano l’elettronica e le percussioni tradizionali. Si prosegue con l’ironica title-track, un brano hip hop dal taglio autobiografico, incorniciato perfettamente da un arrangiamento afrobeat e che ci introduce alle irresistitbili “Dabaru” e “Jiji Mo Ji” nelle quali torna a fare capolino Wura Samba. Il percorso del disco devia ancora verso i territori afro/clubby di “Ku Ise” in cui spicca la splendida voce di Debbi Ohiri, ma è solo un momento perché a seguire arrivano, poi, la pungente “Ghost Leader”, la notturna “Raindrops” e il groove funk di “Story Story”. Verso il finale, il disco si fa ancor più intrigante con “Home”, “Mami Wata” e “aLAcarte pt. 1” che ci guida verso il finale con “Tom Tom” e “Eko Bridge” che suggellano un disco ricchissimo e denso di brillanti intuizioni musicali, a compendiare un universo musicale da scoprire e che ci riserverà certamente altre sorprese. Da non perdere anche l'Ep con le versioni strumentali remixate in chiave dub da Rose Gold XP.  ekitisound.bandcamp.com/album/drum-money 


Salvatore Esposito

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