Merem – Merem (Autoprodotto, 2023)

Il progetto Merem nasce nel 2021 a Rotterdam dall’incontro tra la cantante, compositrice e didatta Vanessa Kourtesi e Yiorgos Bereris (piano, Fender Rhodes), Dimitra Metzaki (oud), Ektoras Remsak (batteria) e Yiannis Vagianos (contrabbasso), cinque giovani strumentisti greci, freschi di laurea presso il Conservatorio dal diverso background musicale, ma accomunati, ma accomunati dal desiderio di declinare in chiave jazz gli stilemi della tradizione musicale della loro terra nelle intersezioni con i suoni del Mediterraneo. Dopo una fase di rodaggio dal vivo, nel circuito musicale olandese, dove hanno cementato una perfetta intesa artistica, il loro percorso è proseguito con una serie di concerti in tutta Europa. A cristallizzare il lavoro sul palco è il loro album omonimo nel quale hanno raccolto otto brani originali nati sulle Isole del Mar Egeo e caratterizzati da una particolare cura riposta negli arrangiamenti che presentano una ampia gamma di soluzioni sonore che esaltano il lirismo delle strutture melodiche. “Le melodie hanno preso vita delle nostre esperienze personali e sono diventate la materia prima per il lavoro creativo collettivo”, spiega Vagianos. “Questo disco ti conduce in tutti i luoghi che ci hanno toccato, raccontano storie di sogni e separazioni, attraverso una nuova ricerca sonora”. Ad aprire l’album è “Athina” una nostalgica istantanea di Atene nella cui melodia si intrecciano influenze della tradizione musicale greca ed elementi latin jazz. Si prosegue con il singolo “Daripe”, una canzone d’amore giocata sulle improvvisazioni del pianoforte, su cui si stende la trama melodica intessuta dalle corde dell’oud ad incorniciare la voce di Vanessa Kourtesi. Se la sognante “Bolero” vede le strutture tipiche del folk urbano greco incontrare i ritmi latin jazz, la successiva “Sitia” ci conduce sull’Isola di Creta, introdotta da un breve intro per sole corde che evoca il canto delle cicale e che si snoda attraverso una architettura tipicamente jazz con il pianoforte a guidare la linea melodica, sostenuto da una originale costruzione ritmica in cui si inserisce l’oud. Arriva, poi, l’intensa e poetica “Sinnefo”, composta alla fine di agosto sull’Isola di Amorgos ed ispirata alla musica modale greca e al maqam, nella quale apprezziamo tutta la versatilità della voce della Kourtesi, esaltata da un arrangiamento minimale in crescendo con il pianoforte in primo piano che distende il tessuto melodico su una tenue trama percussiva. Verso il finale arriva la trascinante “Ten-Tin” che si sviluppa su un perfetto interplay tra l’oud e la sezione ritmica nel quale si inserisce anche il pianoforte nel finale. Chiude il disco “Agas” una libera interpretazione in chiave jazz del poema “Periplaniseis” di Tasos Leivaditis che i Merem dedicano al popolo greco e a tutti i popoli oppressi da regimi dittatoriali che lottano per la libertà. Insomma, siamo di fronte ad un disco denso di fascino che rappresenta un ottimo punto di partenza per una formazione di cui sentiremo ancora parlare in futuro. www.merem.gr 


Salvatore Esposito

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