Le riletture di grandi classici della storia della musica sono un po' i nuovi standard della scena jazz contemporanea, con tutte le possibili ricadute del caso, ivi comprese le più stucchevoli delle riscritture manieristiche. Fortunatamente esistono delle eccezioni e, quasi sempre, si tratta di progetti sorprendenti e di assoluto spessore musicale. Insomma, è bene chiarirlo subito: non tutti sono in grado di misurarsi con questi repertori, soprattutto se si tratta di songbook come quello di Steve Wonder, nel cui articolato universo musicale soul e R&B si intersecano con pop, jazz, funk e reggae. Lo ha fatto magistralmente Fabrizio Bosso, trombettista dotato di assoluto talento e sensibilità artistica, con la complicità di tre eccellenti strumentisti Julian Oliver Mazzariello (pianoforte e tastiere), Jacopo Ferrazza (contrabbasso e basso elettrico) e Nicola Angelucci (batteria) con i quali compone un ormai collaudatissimo quartetto già apprezzato in quel gioiello che è “WE4” del 2020. A due anni di distanza da quest’ultimo e con alle spalle numerosi concerti, il quartetto è tornato ad incrociare gli strumenti per “We
Wonder” magnifico omaggio a Steve Wonder, attraverso otto brani e un inedito che, nel loro insieme, ci offrono un viaggio attraverso i brani più significativi del cantautore americano, abbracciando un arco temporale che va dagli anni Sessanta al 2004 e con particolare riferimento a quello che è considerato il suo capolavoro “Song In The Key Of Life”. Se l’ascolto del disco sorprende per l’intenso lavoro di riscrittura, l’eleganza degli arrangiamenti e le brillanti scelte timbriche, in concerto si tocca con mano l’intesa perfetta con cui il quartetto approccia le riletture dei brani, esaltandone l’energia e la prorompente vitalità. Riscopriamo, così, le composizioni di Steve Wonder sotto una luce nuova a disvelarci non solo la sua scrittura inimitabile, ma anche tutti quegli addentellati con il jazz che ne caratterizzavano l’approccio stilistico. Lo scorso 7 gennaio alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Fabrizio Bosso e il suo quartetto con la partecipazione speciale di Nico Gori (clarinetto e sax) hanno presentato l’album in concerto, accolti da un folto pubblico che ha riempito la
platea in ogni ordine di posti. Proprio come il disco, il concerto si è aperto con l’irresistibile groove di “I Wish” con lo splendido dialogo tra tromba e pianoforte, sostenuto dall’eccellente lavoro della sezione ritmica. Mazzariello si sposta, poi, alla tastiera, mentre Ferrazza imbraccia il basso elettrico per la sinuosa ballad “Moon Blue” da “A time to love” del 2005 nella quale spicca la ricercatezza del sound della tromba di Bosso. “My cherie amour” da “Square Circle” del 1984 vede il quartetto impreziosito dal clarinetto di Nico Gori che da vita ad un mirabile dialogo a due voci con la tromba del musicista piemontese. Le atmosfere latin di “Another Star” con il pianoforte e la sezione ritmica a dominare la scena ci introducono a “We Wonder”, raffinata ballad composta a quattro mani da Bosso e Mazzariello che andrebbe ricordata come uno dei vertici del concerto se qualche minuto dopo non irrompesse “Visions” da “Innervision” del 1973 riproposta in chiave blues con il trombettista piemontese a cesellare ogni nota con l’ausilio della sordina per poi lasciare spazio agli assoli
di Mazzariello e Ferrazza. Nel crescendo di emozioni si approda a “Overjoyed”, scelta come singolo traino del disco e giocata sulla trama ritmica costruita dal basso elettrico di Ferrazza su cui si innesta la tromba di Fabrizio Bosso. L’irresistibile resa di “Sir Duke” ci consegna un altro spaccato dialogico tra Bosso e Gori e chiude il set raccogliendo l’entusiasmo con il pubblico, ma c’è ancora tempo per il bis finale con una “Isn't she lovely” destrutturata nella melodia ma appassionata e sognante nel suo lirismo. Insomma “We Wonder” è un progetto di assoluto spessore artistico da apprezzare non solo su disco ma soprattutto in concerto per apprezzarne a fino in fondo la passione che ne ha animato la sua realizzazione.
Salvatore Esposito
Foto e video di Salvatore Esposito
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