Vittorio De Angelis – Perspective (New Model Label/Creusarte Records, 2022)

Sassofonista e compositore di origine napoletana ma di base a Roma, Vittorio De Angelis si è formato tra il DAMS di Bologna e il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove si è laureato con una tesi su Steve Grossman, e ha proseguito gli studi sotto la guida di Rosario Giuliani, oltre a seguire i seminari di Lee Konitz, Jerry Bergonzi, e Benny Golson. Parallelamente, ha dato vita ad un intenso percorso artistico nel corso del quale l’intensa attività live con concerti, sia come bandleader sia come sideman, nei principali club e festival italiani ed europei, si è accompagnata quella di turnista in studio. Il suo approccio stilistico mescola jazz, soul e beat con influenze che si dipanano dall’afrobeat al funk, il tutto impreziosito da una visione contemporanea che proietta verso il futuro i suoi principali riferimenti musicali dalle esplorazioni sonore di Sonny Rollins alle armonie ricercate di Kamasi Washington. Dopo aver debuttato nel 2020 con il gustoso “Believe not belong”, inciso alla guida di un double trio con due batterie, due tastiere e due fiati nel quale spiccava la partecipazione del trombettista Takuya Kuroda, lo ritroviamo con “Perspective”, secondo album in carriera che lo vede alla guida di una eccellente formazione composta da Seby Burgio (piano e synth), Francesco Fratini (tromba), Federico Scettri (batteria), Daniele Sorrentino (basso e contrabbasso) a cui si aggiungono le voci di Leo Pesci, Gabriella Di Capua. Destreggiandosi tra sax, flauto e synth, Vittorio De Angelis ci conduce alla scoperta del suo eclettico immaginario musicale nel quale si spazia attraverso coordinate spazio-temporali differenti, dai ritmi urbani di New York alle atmosfere raffinate della scena inglese, passando per il ritmi afroamericani, il tutto senza dimenticare una intrigante impronta nu jazz. Con le radici ben salde nella tradizione jazz e consapevole del lascito dei maestri, il sassofonista napoletano ci consegna un disco dal tratto originale ed accattivante nel quale una brillante scrittura si accompagna alla grande cura negli arrangiamenti nei quali viene esaltata la versatilità dei suoi partners in crime nel muoversi tra moods e sonorità differenti dallo smooth alla fusion, per toccare l’hard bop. L’album è originale e piacevole, forte dell’esecuzione dei fiati e di un lirismo asciutto che punta dritto al cuore melodico dei brani, tutti originali a firma del sassofonista, misurati ed articolati secondo un buon gusto (maestro, The Crusaders, Steps Ahead, Jeff Lorber e GRP Records in toto ) e che fiamma di smooth, d’hard bop e fusion nell’interplay con ottimi compagni d’avventura (merito speciale a Francesco Fratini alla tromba e Seby Burgio al piano). L’ascolto si apre con le sonorità elettro-acustiche di “Gap” che ci conduce nei territori dell’hip-hop con lo sguardo rivolto verso la lezione di Robert Glasper, a cui seguono l’evocativo tema notturno di “My Own Way” interpretata da Leo Pesci e gli echi medio-orientali di “Saharian Dance Hall” che si sviluppa su trascinante ritmo afrobeat, spinta dalla batteria di Scettri e dai fiati di De Angelis e Fratini. La fascinosa ballad “Deep” cantata da Gabriella Di Capua che ci porta dritto alle ambientazioni sonore dei film polizieschi degli anni Settanta. La raffinata “Floating soul” ci introduce alla splendida rilettura di “Rose” dell’indimenticato sassofonista napoletano Larry Nocella tratta dall’ormai introvabile album “Everything Happens To Me” del 1980 e per la quale De Angelis ha confezionato un testo inedito interpretato da Leo Pesci. Si torna al ritmo afrobeat con “Sankara”, dedicata al leader rivoluzionario del Burkina Faso la cui voce si ascolta nel finale e che fa da preludio alla conclusiva “Hipersensitive” una trascinante composizione sugli stilemi hip hop guidata da De Angelis e cantata da Pesci. Insomma, “Perspective” è un disco maturo che alterna generi e suggestioni differenti in un caleidoscopio sonoro nel quale immergersi e lasciarsi pervadere. vittoriodeangelis.bandcamp.com/album/perspective


Salvatore Esposito

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