Larry Campbell and Teresa Williams – Live From The Archives Vol. 1/Eric Bibb – Live From The Archives Vol.2 (Route 61 Music, 2022)

Nata nel 1997 a Chiari (Bs), l’associazione ADMR – Amici per la Diffusione della Musica Rock è diventata, negli anni, un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati, spinta dall’entusiasmo e dalla passione dei fratelli Franco e Mauro Mazzotti che ne sono stati i fondatori e gli animatori. Senza fondi pubblici e grandi sponsor, hanno dato vita ad una splendida avventura che li ha condotti ad organizzare numerosi concerti di artisti del calibro di Johnny Winter, Ian Hunter, Los Lobos, The Blasters, John Mayall, Procol Harum e Eric Burdon per giungere, negli anni più recenti, alla creazione di un web-radio molto attiva, ma soprattutto a quella esperienza che è il Chiari Blues Festival che nel cartellone di quest’anno vede spiccare, tra gli altri, i nomi di Gov’t Mule e George Thorogood. Dalla collaborazione con l’etichetta Route 61 Music, fondata dal giornalista romano Ermanno Labianca, è nata una collana di pubblicazioni discografiche, in edizioni limitate, con materiali di archivio dell’associazione, registrazioni master di alcuni concerti che sono rimasti nella memoria di tanti per intensità e qualità intrinseca degli artisti sul palco. Ne è nato un viaggio che spazia dal rock al blues, passando per il country e il songwriting che si è aperto con l’uscita del Vol. 1 con la registrazione del concerto tenuto dal polistrumentista e cantautore americano Larry Campbell e della moglie Teresa Williams a Chiari il 2 maggio 2018, in apertura a The Blasters. Noto per essere stato a lungo tra i protagonisti della tour band di Bob Dylan, nonché al fianco di David Bromberg, Jorma Kaukonen e Levon Helm dal quale ha ereditato la leadership della Levon Helm Band, Larry Campbell vanta un interessante percorso discografico nel quale spiccano i dischi incisi con Teresa Williams (l’omonimo del 2015 e “Contraband Love” del 2017). Proprio il repertorio in duo è l’ossatura intorno alla quale costruirono un set di rara bellezza ed intensità, nel corso del quale non mancarono anche alcuni traditional country e blues. L’ascolto ci svela lo splendido fingerpicking di Campbell che affonda le radici nella tradizione americana, così come di grande impatto è il timbro vocale della Williams che pennella i brani con grande classe e maestria. 
Ad aprire il disco è la bella rilettura di “You’ve got to righten that wrong” della Carter Family a cui seguono in successione “You’re running wild”, le autografe “Everybody loves you” e la gustosa “Save From Myself” nelle quali spicca l’eccellente prova vocale della Williams. Il traditional blues “Samson and Delilah” dal repertorio di Reverend Gary Davis, ci introduce ad un'altra sequenza di composizioni originali con “Did you love me at all”, “It Ain't Gonna Be a Good Night”, e quel gioiello che è “When I Stop Loving You”, scritta con il soul man William Bell. Il blues acustico di “Keep Your Lamp Trimmed and Burning” di Blind Willie Johnson chiude un disco prezioso che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, tutto il talento di Larry Campbell, non solo come strumentisti ma anche come raffinato autore ed interprete. A breve distanza, la Route61 ha dato alle stampe anche il Vol.2 che documenta il concerto di Eric Bibb del 7 Luglio 2019 registrato nel corso del Chiari Blues Festival. Cresciuto negli anni a New York a contatto con cantautori come Joni Mitchell, Jerry Jeff Walker, Bob Dylan, Phil Ochs, e Guy Clark, il bluesman americano, ormai residente in Svezia, ha nel proprio DNA musicale influenze che spaziano dal blues di Taj Mahal al jazz, passando per James Taylor, i Beatles, Ray Charles e i dischi della Stax, fino a toccare la musica classica. Il songwriting raffinato unito all’originale approccio chitarristico e alla sua voce avvolgente ha catturato il pubblico americano ed europeo, ma soprattutto lo ha segnalato per il suo impegno costante nel raccontare l’intolleranza razziale. Sono questi gli ingredienti del set cristallizzato dal disco in cui spiccano brani autografi come “Silver Spoon”, “On My Way to Bamako” e “Refugee Moan” e, nel contempo, apprezziamo le riletture di standard blues come “Goin' Down Slow” di St. Louis Jimmy Oden e dei traditional “Going Down the Road Feelin' Bad” e “Needed Time”. Chiudono il disco "Don't Ever Let Nobody Drag Your Spirit Down” scritta con Charlotte Höglund e la toccante “In My Father's House”. Onore al merito, dunque, a ADMR che si conferma essere un potente divulgatore di musica straordinaria e al coraggio di Route61 e di Ermanno Labianca per la sua illuminata attività discografica. 

Salvatore Esposito

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