Hermon Mehari|Alessandro Lanzoni – Arc Fiction (MiRR, 2021)

Considerato tra uno dei trombettisti dotati di maggior talento della nuova generazione, Hermon Mehari si è segnalato in diversi contest internazionali per il suo eclettismo e la sua febbrile creatività, confermata tanto dai diversi album messi in fila in carriera, quanto dalle diverse collaborazioni di prestigio di cui è costellata la sua carriera. Dall’incontro con il giovane, ma già affermato, pianista italiano Alessandro Lanzoni ha preso vita “Arc Fiction” album nel quale hanno raccolto undici brani, in larga parte originali, sospesi tra composizione ed improvvisazioni, laddove la scrittura è la base di partenza per la libera creazione di architetture sonore sorprendenti che catturano per eleganza e cantabilità, così come per la cura del groove. Pubblicato dall’etichetta francese MiRR e presentato dal vivo a Parigi al ''360 Music Factory'' per il festival ''MiRR Jazz Days'', il disco è il frutto di un interplay serrato fatto di continui scambi e sovrapposizioni in cui si alternano nell’innesco dei brani. Si tratta di un lavoro che si pone nel solco del contemporary jazz nel quale si alternano momenti melodici e spaccati più in cui il dialogo si fa più serrato, il tutto senza dimenticare la lezione del free jazz. Il dialogo tra pianoforte e tromba si sviluppa in piena libertà mettendo in luce la capacità dei due musicisti di mettersi a nudo e lasciarsi ispirare dalla tensione creativa che li pervade e gli consente di dare vita ad una narrazione unitaria densa di lirismo. Aperto dalla superba “Savannah” firmata da Lanzoni in cui pianoforte esalta la struttura ritmica del brano in cui si inserisce la tromba di Mehari, il disco ci regala uno dei suoi vertici con la poesia intimista di “End of the Conqueror” in cui spicca la raffinata linea melodica. Si prosegue con “B/Bb” che apre la brillante sequenza in cui spicca “Dance Cathartic” del trombettista di Dallas che sfocia nelle tormentate suggestioni oniriche di “Reprise in Catharsis” e culmina nelle atmosfere bluesy “Volver” in cui i due strumentisti danno vita ad uno sviluppo del brano vibrante di grande dinamismo. Il breve frammento di “Peyote” e l’immaginifica “Fabric” ci conducono verso il finale dove spicca una magnifica resa di “Donna Lee” di Charlie Parker che con la riflessiva “Penombra” chiude un disco da ascoltare con grande attenzione. “Arc Fiction” è la fotografia in musica dell’incontro tra due grandi talenti da seguire nel prossimo futuro. 


Salvatore Esposito

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