Paolo Fresu 5et feat. Erwin Vann – Re-Wanderlust (Tûk Music, 2020)

Formazione entrata ormai nella storia del jazz in Italia, il quintetto di Paolo Fresu nasce nel 1984 dall’incontro con il pianista Roberto Cipelli e vede protagonisti Tino Tracanna (sax tenore e soprano), Attilio Zanchi (contrabbasso) ed Ettore Foravanti (batteria) a comporre una line-up mai mutata nel tempo. Nell’arco di trentacinque anni di attività, il quintetto ha svolto una intensa attività non solo concertistica, ma anche didattica con numerosi seminari interattivi sulle strutture e gli stili del jazz, visti dalla prospettiva dei musicisti, tutti impegnati a vario titolo in attività di insegnamento accademiche e non. Molto intensa è stata anche il percorso discografico iniziato con “Ostinato” nel 1985 e proseguito con lavori di grande pregio come “Ensalada Mistica”, inciso in sestetto con Gianluigi Trovesi e le diverse incisioni per la Blue Note uscite tra il 2004 e il 2008 e lo splendido “Wanderlust” che vedeva il featuring del sassofonista belga Erwin Vann. A distanza di ventitré anni dalla sua pubblicazione per la BMG francese, questo disco è stato ristampato dalla Tûk Music per la serie Reloaded, grazie al lavoro di rimasterizzazione di Stefano Amerio con l’aggiunta di una nuova copertina con l’opera grafica “A piene mani”, creata da Paola Pezzi nel 2005. Registrato il 14 maggio 1996 nello studio A della Radio Televisione belga francese, a margine di un fortunato concerto al festival internazionale Jazz à Liège tenuto il giorno precedente, il disco prese vita da una session dal vivo del tutto improvvisata e decisa al momento, nata da una intuizione di Lina Guglielmi, allora manager del quintetto, che propose in inserire nella formazione il giovane sassofonista belga Erwin Vann. Il risultato fu una seduta spensierata e rilassante in cui la febbrile creatività degli strumentisti coinvolti va di pari passo con la cura per ogni singolo dettaglio sonoro che caratterizza i brani. Grazie all’intermediazione del produttore francese Jean-Jacques Pussiau, quella performance venne pubblicato dalla BMG francese, rafforzano il rapporto creativo tra il trombettista sardo e la Francia. Il repertorio preso in esame nel disco si compone di brani vecchi e nuovi, per l’occasione riletti per sestetto, e nei quali ritroviamo le atmosfere e le sonorità che caratterizzavano i precedenti “Ossi di Seppia” e “Ensalada mistica” pubblicati dalla Splasc(h) Record. Aperto dallo swing della superba “Trunca e peltunta”, tratto da “Inner Voices” con Dave Liebman, il disco come lascia intendere molto bene il titolo è un viaggio nell’anima e non è un caso che nel booklet sia riportata la frase di Giuseppe Ungaretti che recita “la meta è partire”. Ogni brano conduce, infatti, ad una tappa come nel caso della superba “Favole” o della title-track” o ancora delle splendide “Geremeas” e “Variazione Quattro” ma soprattutto della magnifica “Children of 10000 Years” di Erwin Vann che rappresenta uno dei vertici del disco. Altre sorprese da non perdere giungono da “Appuntamento sul treno” da “Ossi di Seppia” e tutta giocata sui fiati, dallo standard di Mal Waldron “Soul Eyes” e dal tema di “Touch Her Soft Lips and Part” di William Walton che chiude il disco regalandoci uno dei momenti più alti della musica di Paolo Fresu. Insomma “ReWanderlust” è una ristampa preziosa che ci riporta alla memoria una delle pagine più belle ed interessanti del jazz italiano degli ultimi vent’anni. 


Salvatore Esposito

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