Sonata Islands – Relendo Villa-Lobos (Alfa Music, 2019)

Fondato negli anni Novanta da Emilio Galante (flauto, flauto basso, ottavino) e composto da Gabriele Zanchini (fisarmonica, percussioni), Michele Francesconi (pianoforte) e Cristina Renzetti (voce), l’ensemble Sonata Islands si è segnalato per l’originalità della sua cifra stilistica che incrocia musica colta, jazz e avant-rock, nonché per il peculiare percorso di ricerca che li ha portati ad attraversare ambiti musicali differenti, esplorando tanto l’opera di compositori classici come Mahler, quanto repertori popolari come quello dei Canti Alpini, cogliendone sempre il significato più profondo e intangibile. In questo contesto si inserisce anche il nuovo album “Relendo Villa-Lobos” che li vede rileggere in chiave moderna l’opera di Heitor Villa-Lobos, compositore e chitarrista brasiliano scomparso nel 1959, partendo dal suo viaggio a Parigi compiuto negli anni Venti. Molto criticato in patria dove le sue composizioni - all’epoca rivoluzionarie - furono accolte con diffidenza, il compositore trascorse buona parte della sua vita fuori dal suo Paese, tuttavia tracciò un nuovo percorso per le future generazioni incrociando la tradizione musicale brasiliana con quella europea. Nato da uno spettacolo dal vivo co-prodotto con Trentino Jazz e registrato tra il 23 e 24 febbraio presso il Marzi Recording Studio di Riccione, il disco vede la partecipazione di Davide Bernaro alle percussioni e Gabriele Mirabassi al clarinetto ad impreziosire de arricchire di colore i vari brani. Durante l’ascolto si ripercorre il viaggio di andata e ritorno compiuto da Villa-Lobos tra il Brasile e l’Europa, attraverso un rigoroso lavoro sugli arrangiamenti che esaltano la caratteristica principale dell’opera del maestro brasiliano ovvero l’incrocio tra colto e popolare con choro, carambola e mazurke ad incontrare il linguaggio classico. Ad aprire il disco è “Bachianas Brasileras no.2 (Trenzinho do Caipira)”, brano del 1930 presentato in prima assoluta nel 1938 a Venezia, nel quale Villa-Lobos declina la musica brasiliana nello stile compositivo classico di Bach e descrive i viaggi in treno attraverso le zone interne del Brasile. Il superbo arrangiamento di firmato da Gabriele Zanchini, arricchito al testo scritto nel 1975 dal poeta Ferreira Guillar, vede il pianoforte e percussioni incorniciare la magistrale prova vocale di Cristina Renzetti. Si prosegue con la malinconia introspettiva di “Cirandette (Emilio Galante)”, liberamente ispirata alla “Ciranda no.7” di Villa-Lobos, con il flauto a guidare il crescendo fino all’ingresso della voce e del pianoforte. Se il solare divertissment “Bola e Meia” intreccia “Sartaneja” dalla Suite per voce e violino di Villa-Lobos con il testo ispirato alla “Peleja de Zé Pretinho com Manoel Riachao” di José Costa Leite, la successiva “Bachianas Brasileira no. 4” si snoda sinuosa dal tema strumentale di “Prelùdio”, passa per la poesia di “Cantiga do Caicò” per toccare nel finale “Dança”. L’invito alla danza di “Guia pratico 8” e “Suite Populaire Brasilienne no.1” ci schiudono le porte alla sequenza in cui brillano “Bachianas Brasileras no.5” e “Choro no.2” e che culmina in “Cançao do amor”, canzone tra le ultime composizioni scritte da Villa-Lobos. La trascinante “Guia Pràtico 8” ci accompagna verso il finale affidato a “Por toda minha vida” di “Antonio Carlos Jobim”, struggente ballata ispirata all’opera di Villa Lobos originariamente composta per soprano ed orchestra e qui riletta in modo superbo dalla voce intensa di Cristiana Renzetti. Insomma “Relendo Villa-Lobos” è un disco di assoluto pregio che illumina di nuova luce e fa risplendere la modernità dell’opera di Villa-Lobos. 


Salvatore Esposito

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