Polistrumentista e cantautore originario della Carnia, nonché profondo conoscitore della musica tradizionale italiana e friulana in particolare, Lino Straulino è stato uno degli artisti di punta della Gnove Musiche Furlane (Nuova Musica Friulana) e, nel corso della sua carriera, ha attraversato generi musicali differenti sperimentandone l’incontro con la lingua friulana declinata ora in chiave folk-rock ora in vesti neo-folk, ora ancora rivestita di folk-blues o rock. In questo contesto si inserisce anche la sua nuova creatura, il trio Villandorme nato nel gennaio del 2019 dall’incontro con la talentuosa cantante Alessia Valle e il chitarrista Alvise Nodale. A riguardo Straulino ci racconta: “Il progetto Villandorme è legato alle mie esplorazioni sulla musica tradizionali e da tempo avevo in mente l’idea di creare un trio acustico che si ispirasse nel suono alle band folk inglesi come Pentangle, Steeleye Span e Malicorne e più in generale alla musica sbocciata tra gli anni Sessanta e Settanta”. La scelta dei brani da inserire nel repertorio e il lavoro di rielaborazione sugli arrangiamenti e le melodie rappresenta idealmente non solo la prosecuzione del lavoro cominciato nel 2004 con lo splendido “La bella che dormiva” ma anche l’estensione del raggio delle ricerche all’epoca intraprese: “Anni fa avevo già cominciato a lavorare a questa idea con “La bella che dormiva” e questo nuovo progetto ne è l’evoluzione ma con prospettive diverse. In “Villandorme” c’è più spazio alla creatività e alla contaminazione senza preoccuparsi troppo di attenersi strettamente alla musica popolare. Da “La bella che dormiva” abbiamo scelto alcuni brani a cui abbiamo aggiunto altre ballate tradizionali che ho riscritto italianizzandole rispetto alla forma originaria eliminando gli aspetti del testo più legati al dialetto. Abbiamo rielaborato parecchio le melodie, pur conservandone la forma ritmica originaria”. A cristallizzare il lavoro del trio è il disco omonimo, pubblicato da Nota, e nel quale sono raccolti sette brani in cui a brillare sono le eleganti ed oniriche trame acustiche intessute dalle corde di Straulino e Nodale in cui si inserisce la voce della Valle. A riguardo il cantautore friulano afferma: “Gli arrangiamenti li abbiamo cuciti insieme a livello chitarristico cercando di creare quanto più possibile una varietà sia ritmica che armonica, dando vita ad un tappeto sonoro ricco pur utilizzando solo due chitarre.
E' stato un lavoro molto interessante per me in quanto, con l'aiuto di Alvise Nodale, sono riuscito a creare costruzioni sonore molto particolari, il tutto senza porre alcun limite ai generi musicali che potevano in esse confluire. Gli ascoltatori non troveranno tracce di blues o blue note ma arrangiamenti dal carattere prettamente europeo che abbiamo cercato di preservare”. L’ascolto è, così, un viaggio tra presente, passato e futuro nel quale brillano di luce nuova vere perle come “La fia del paesan”, “La bella brunetta” e “L’uccellin del bosco”, ballate narrative come “Cecilia” e murder ballad come Il mugnaio” e “Donna Lombarda” per giungere al suo vertice con la conclusiva “L’inglesina” dove brilla l’ottima prova vocale di Alessia Valle. Insomma, il progetto “Villandorme” nasce sotto i migliori auspici come dimostra quest’ottima opera prima e l’augurio è quello di poterne apprezzare presto le future evoluzioni. Il trio è intanto impegnato in un tour di presentazione che ha fatto tappa recentemente all’Acousti Guitar Meeting raccogliendo l’apprezzamento del pubblico, come rivela Straulino: “Il pubblico ha apprezzato il continuo divenire della musica e certamente è stato spiazzato dalla nostra scelta di proporre brani della tradizione italiana in chiave folk anglosassone. Emblematico è stato il commento di Andrea Carpi il quale mi ha detto che con questo trio ho realizzato un sogno che coltivava da anni”. Non perdetevi, dunque, il disco del trio Villandorme e soprattutto correte a vederli sul palco…
Salvatore Esposito
Tags:
Friuli