A poco più di un anno da “All Nerve”, il nuovo album delle Breeders, la bassista del gruppo Josephine Wiggs ha pubblicato “We Fall”, uno splendido progetto solista uscito per The Sound Of Sinners, etichetta di New York che esplora le possibili frontiere della musica strumentale ed elettronica con un orecchio particolare per la qualità.
In questo esordio interamente composto dalla Wiggs, la graffiante impronta indie rock del quartetto, lascia spazio ad atmosfere decisamente più contemplative guidate da pianoforte, violoncello, basso, Mellotron, chitarra acustica e percussioni (elettroniche e non), suonate dall’amico di lunga data Jon Mattock (Spaceman 3, Spiritualized).
Le dieci tracce del disco, registrate tra Brooklyn e il Bedfordshire, scorrono limpide dominate da arpeggi pianistici, linee di violoncello, giusto un pizzico di elettronica e pochi (ma puntualissimi) interventi percussivi.
Nel complesso, si tratta di un sognante viaggio quasi completamente strumentale tra deliziose miniature ed esperimenti elettroacustici che richiamano tanto Brian Eno e Harold Budd, quanto Ryuichi Sakamoto e Alva Noto.
L’impasto sonoro mescola con gran gusto elementi neo-classical, ambient e post rock in un’inedita e piacevolissima forma di nuova musica da camera non così distante da alcune cose di Rachel’s o Dirty Three, sopratutto per il caratteristico utilizzo combinato di archi, percussioni e pianoforte.
Composizioni come “37 Words”, “In a Yellow Wood” o “The Soft Star That Shine” ne sono la perfetta dimostrazione e si distinguono inoltre per raffinatezza e pulizia davvero impeccabili.
“We Fall è un lavoro molto personale e intimo in cui pause, silenzi e risonanze assumono un significato musicale e spirituale di primaria importanza. L’esperienza generale è intensa, il suono riesce a toccare corde profonde comunicando quello che non è possibile (o è difficile) dire a parole.
In sintesi, si tratta senza alcun dubbio di uno degli album più belli che abbia scoperto quest’anno.
Potete acquistarlo in vinile e formato digitale, oppure (se siete curiosi), ascoltarlo direttamente in streaming sulla pagina Bandcamp dell’artista.
Ottimo, brava Josephine!
Marco Calloni
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Contemporanea