Fondato a Torino il 16 aprile 1988 da Franco Lucà, il FolkClub di Torino è prossimo a tagliare il traguardo dei trent’anni di attività, e non poteva esserci modo migliore per festeggiare questo importante evento, se non con un cartellone di ben trenta concerti. Dopo il grande successo dell’apertura con il doppio concerto di Vinicio Capossela che, lo scorso 1 ottobre, ha portato in scena il progetto speciale “That’s All Folk(s)! con le canzoni tratte dal suo ultimo album “Le canzoni della Cupa, il locale torinese proseguirà la sua programmazione fino a maggio 2018 attraversando in lungo ed in largo la scena musicale italiana ed internazionale dal jazz alla world music fino a toccare la canzone d’autore. Abbiamo parlato della nuova stagione e del FokClub con il suo direttore artistico, Paolo Lucà.
Trent’anni, per un locale come il vostro, rappresenta davvero un traguardo importante
Si, direi che è un traguardo storico. Ci sono pochissime realtà di questo genere, in Italia ed all’estero, che hanno una longevità simile, con la stessa coerenza e la stessa storia che abbiamo avuto noi in questi trent’anni.
Soprattutto se parliamo di un’attività come la vostra, non prettamente commerciale, gestita davvero come un circolo di appassionati di musica
Esattamente, questo è l’elemento più importante che ci caratterizza e differenzia da quelli che vengono comunemente chiamati “locali”. Noi non vogliamo essere identificati come un “locale”, noi siamo il ”FolkClub”.
Questo nome, che giustamente rivendicate come marchio di garanzia, è riconosciuto non solo in Italia ma anche all’estero. Ci sono musicisti americani che vengono in tour in Europa e si fermano in Italia per poche date, e il FolkClub non manca mai.
Esatto, un nome ed un marchio riconosciuto nel mondo. Pensa che esiste un FolkClub ad Edimburgo il cui ingresso, come da noi, è riservato ai soci che hanno la tessera, dove l’importo è ridotto per tutti i possessori di tessere di FolkClub sparsi per il mondo. Questo è lo spirito del FolkClub.
Ed è lo spirito grazie al quale riuscite a contattare e far esibire nel vostro piccolo locale anche personaggi importanti della musica straniera e italiana, come il musicista che ha aperto questa nuova stagione, addirittura con un doppio concerto:
Vinicio Capossela, solitamente abituato a riempire le più ampie sale teatrali italiane.
Si, non è stato semplicissimo, perché Vinicio, al di la del fatto che ormai ha un cachet decisamente fuori dalla portata del FolkClub, è un’artista di caratura internazionale che ha un numero considerevole di impegni. Siamo anche stati fortunati, perché l’abbiamo intercettato in un periodo in cui può permettersi di fare delle serate speciali, particolari. Non ha in questo momento in corso una tournée teatrale, e questo ci ha aiutati nel farlo venire in un posto così piccolo.
Questo è anche un riconoscimento all’importanza che ha il FolkClub non solo per la città di Torino e per il nord Italia, ma anche per lo stesso Capossela, che da voi veniva, prima ancora che come musicista, come spettatore…
Si, noi possiamo vantare un’amicizia con Vinicio che risale al 1994. Lui volle presentare il Ballo di San Vito al FolkClub, con un concerto trasmesso in diretta su RadioDue.
I due concerti d’apertura di Capossela saranno un vero evento, essendo studiati apposta per l’occasione, ma saranno solo uno degli eventi che avete preparato per festeggiare questa trentesima stagione.
Perché gli artisti in cartellone sono tutti nomi davvero importanti. Come siete riusciti a mettere in piedi una stagione di questo livello?
Perché gli artisti in cartellone sono tutti nomi davvero importanti. Come siete riusciti a mettere in piedi una stagione di questo livello?
La fatica è stata considerevole. Ho iniziato a lavorare alla programmazione a gennaio, con l’intento ed il desiderio di costruire un cartellone che fosse davvero celebrativo, quindi che vedesse in ogni data un evento. Credo in questo che si sia riusciti a fare un buon lavoro, e gli artisti che abbiamo avuto la possibilità di confermare, ci hanno dato la loro disponibilità ad esibirsi al FolkClub proprio in virtù di una stagione di questo genere, celebrativa del trentennale. Per cui bastava fare il nome di due o tre artisti che avevano già confermato la loro disponibilità ed ecco che la trattativa diventava più semplice
Il cartellone dei concerti è consultabile sul sito www.folkclub.it, dove è possibile sottoscrivere la tessera per accedere al FolkClub e prenotare i biglietti per i singoli concerti…
Si, tutti i concerti sono prenotabili on line gratuitamente, tranne quelli di Capossela, Enrico Rava, Antonella Ruggiero e Fabio Concato. Per questi bisogna venire direttamente qui. L’appuntamento, come ogni anno da trent’anni, è in Via Perrone 3 bis a Torino
Giorgio Zito
In collaborazione con RadioGold
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