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La quarta edizione di “Czech Music Crossrodas” mantiene le sue promesse con una fitta programmazione mattiniera di incontri tra addetti ai lavori, mentre pomeriggio e sera sono occupati da quattordici esibizioni di artisti provenienti dall’Europa Centrale: Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia. Il ciclo di conferenze internazionali, incontri professionali, workshop e showcase è organizzato a Ostrava, terza città per abitanti della Repubblica Ceca, nell’ex area metallurgica di Dolní Vítkovice, riconvertita in polo educativo delle science, sede di centri culturali, sale da cinema e da concerto. La manifestazione promossa dal team che dal 2002 ha creato il festival Colours of Ostrava, “Crossroads” (crossroadsmusic.cz) gode del sostegno del Ministero della Cultura, dell’amministrazione della città e di quella della regione della Moravia-Slesia Petra Hradilová, direttrice della manifestazione, cresciuta con la musica folk, avendo un padre violinista e una madre cantante, sottolinea come “Crossroads” intende affermarsi «a un primo livello come finestra aperta sulla città di Ostrava e sulle sue attività culturali, innanzitutto, nel campo della musica.
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A un secondo livello vuole essere una piattaforma di incontro e condivisione, che porti l’uno accanto all’altro professionisti della musica e artisti locali. Aprire le porte per valorizzare e mettere in rete le esperienze e le figure professionali, affinché i musicisti cechi non solo possano promuovere la propria musica ma anche allargare le proprie vedute, confrontandosi con direttori di festival importanti nell’ambito folk, world e jazz». Hradilová non nasconde la soddisfazione per l’incremento delle presenze dei musicisti – oltre un centinaio quest’anno – convenuti per i workshop, per gli showcase e per le conferenze coordinate dal veterano giornalista Petr Dorůžka, che hanno visto confrontarsi in diverse sessioni di discussione promoter, direttori artistici, giornalisti e operatori culturali.
Nell’arco di due giorni, curati da un’organizzazione tecnica e logistica perfetta, il panel di addetti ai lavori ha focalizzato tematiche ad ampio raggio, tra cui la presentazione delle scene musicali folk & world ceca e slovacca, un’introduzione alla città polacca di Katowice – sede del Womex 2017 il prossimo ottobre – divenuta da centro minerario città musicale, la scena musicale polacca e quella nu-trad italiana (a cura di “Blogfoolk”), il Premio Andrea Parodi (ne ha parlato Valentina Casalena).
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Hanno portato la loro esperienza rappresentanti di storici festival europei come Rudolstadt e Sziget, si è parlato del ruolo dei media tradizionali e delle strategie di promozione delle musiche del mondo e folk di fronte ai veloci mutamenti dell’informazione (ospiti il mensile tedesco “Folker”, il programma Tonart Weltmusik di Deutschlandfunk Kultur e la lussemburghese Radio ARA). Altre rilevanti occasioni di dibattito sono stati la presentazione delle attività dell’organizzazione FreeMuse, che combatte la censura e la repressione dei musicisti nel mondo, la rassegna sulla multiculturalità del folk israeliano e sulla possibilità di costruire ponti culturali nel contesto conflittuale della regione, il rapporto tra musica e politica nella storia del rebetiko greco. Non da ultimo, c’è stata la performance dell’artista audio-visuale ceca Lenka Morávková con la sua versione del Cristal Baschet, sviluppato con cristallo di Boemia e suonato, oltre che sfruttando le particolarità acustiche dello strumento, con l’ausilio dell’elettronica per elaborare un paesaggio sonoro davvero insolito.
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