Graziano Romani – Soul Crusader Again. The Songs of Bruce Springsteen (Route 61 Music, 2017)

Sin dagli esordi come frontman dei Rockin’ Chairs, Graziano Romani non ha mai nascosto la sua passione per Bruce Springsteen, da sempre considerato qualcosa di più che un punto di riferimento artistico da citare tra le proprie influenze, ma piuttosto una fonte inesauribile di ispirazione alla quale attingere per il suo personale processo creativo. Non è un caso, infatti, che per celebrare i suoi trent’anni di carriera, il cantautore reggiano abbia voluto rendere nuovamente omaggio a The Boss a distanza di sedici anni dal pregevole “Soul Crusades”, disco nel quale rileggeva alcune delle pagine meno note del songbook del rocker di Long Beach. E’ nato così “Soul Crusader Again” album che riaccende i riflettori sul percorso di Bruce Springsteen come autore puro per altri artisti, raccogliendo una selezione di dodici brani composti in particolare tra gli anni Settanta ed Ottanta con qualche deviazione di percorso nei decenni successivi. Ad accompagnare Graziano Romani in questa nuova avventura è una nutrita schiera di strumentisti nella quale spiccano Erik Montanari alla chitarra elettrica e Lele Cavalli al basso, i quali costruiscono una perfetta cornice sonora in cui si muove il timbro soul della sua voce. L’ascolto è un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso il songwriting di Bruce Springsteen, che prende le mosse da ben tre estratti da “On The Line” del 1982 di Gary U.S. Bond ovvero la superba “Hold On (To What You Got)”, l’intensa “Club Soul City” che si adatta perfettamente alla vocalità di Romani e quel gioiellino che è “Love`s On The Line” il cui trascinante ritornello è impreziosito dall’intervento inatteso dell’armonica. Si prosegue poi con “Protection”, all’epoca interpretata da Donna Summer nel disco omonimo del 1982 e riletta dal cantautore reggiano in una versione tutta da ascoltare per intensità. La bella versione di “Because The Night”, forse il brano più noto al grande pubblico di quelli presenti nel disco, ci introduce alla trascinante resa di “Man at the Top”, outtake dalle sessions di “Born in The U.S.A.” che Graziano Romani interpreta con grande energia e passione. Si prosegue prima con “Lift Me Up”, scritta da Springsteen per la colonna sonora del film di John Sayles “Limbo” del 1999 e proposta come singolo che ha anticipato l’uscita del disco per il Record Store Day, e poi con la bella sorpresa di “Lion’s Den”, ancora dalle sessions di “Born in the U.S.A.” e uscita successivamente su “Tracks” impreziosita per l’occasione dal sax di Max Marmiroli. Dal periodo di “The River” arriva la gustosa “I Wanna Be With You” mentre “The Long Goodbye” è estratta da “Human Touch” del 1992 e proposta in un arrangiamento efficacissimo in cui spicca il dialogo tra la chitarra acustica e l’harmonium di Andrea Rovacchi. Completano il disco due veri e propri capolavori: “Factory” dal classico “Darkness Of The Edge Of Town” riarrangiata con un taglio più marcatamente chitarristico, e “The Promise”, già proposta per il disco tributo “Light Of Day”, che rappresenta senza dubbio uno dei vertici del disco. Insomma “Soul Crusader Again” è un ottimo disco che conferma Graziano Romani come uno tra i migliori interpreti di Bruce Springsteen nel panorama nazionale. 


Salvatore Esposito

Posta un commento

Nuova Vecchia