Per i monti e per le piane. Le donne cantano per le Donne di Amatrice e frazioni, Casa delle Donne di Amatrice, Retrosi, 21 maggio 2017

Domenica 21 maggio a Retrosi, frazione di Amatrice devastata dal terremoto, tutti i nostri sforzi per portare della musica alla popolazione sono stati ripagati dal calore, dall'affettuosa accoglienza e dalla commozione delle donne di Amatrice e delle frazioni, a cui abbiamo dedicato il nostro concerto. Sul palco le voci femminili del folk, molte presenti sul territorio dell'Italia centrale, alcune provenienti da molto lontano. Dalla Lucania è infatti arrivata fino ad Amatrice Daniela Ippolito, cantante e arpista molto nota nell'ambiente folk, che ha voluto portare il saluto della sua terra, anch'essa un tempo martoriata dal sisma, e la sua solidarietà alle donne del posto. Assieme a lei alcune tra le esponenti più note della musica di tradizione orale, come Lucilla Galeazzi e Sara Modigliani. Il nostro angelo custode, alle cui cure vigili e premurose ho affidato le artiste, è stato un tecnico del suono d'eccezione: il musicista e cantautore Piergiorgio Faraglia (già finalista al premio Tenco lo scorso anno), che si è fatto carico del titanico lavoro di avvicendamento backline di un gran numero di musicisti, da soli o in piccoli ensemble. 
L'arrivo sul posto è stato inevitabilmente preceduto dall'attraversamento di quella che è la zona più devastata dell'intera area sismica amatriciana, la località Piane, che comprende un gran numero di piccole frazioni completamente spazzate via dalla furia del terremoto del 24 agosto. La Casa delle Donne, tra i pochi edifici rimasti in piedi, è quindi apparsa a tutti noi come un'oasi nel deserto e subito, non appena entrati, siamo stati investiti dagli invitanti profumi provenienti dalla cucina. Le infaticabili, indomite donne della conca amatriciana avevano infatti preparato per noi un indimenticabile pranzo che abbiamo consumato, tra chiacchiere, abbracci e veloci prove del suono, mentre Piergiorgio continuava ad aggiustare il set di palco. Preview del Festival delle Ciaramelle che si terrà ad Amatrice dal 4 al 6 agosto prossimo, il concerto è stato aperto da un brevissimo stornello laziale che ho avuto l'onore di cantare accompagnata dalla magnifica Vanessa Cremaschi al violino. Subito dopo, mi ha raggiunto sul palco sul palco la chitarrista e cantante Stefania Placidi per eseguire con me un pezzo di Graziella Di Prospero; nel corso del pomeriggio la Placidi ha spesso accompagnato con la sua chitarra molte altre artiste. 
Diversi i piccoli organici in azione: il duo formato da Isabella Mangani e Sara Marchesi con la chitarra di Stefano Donegà per "Canto e cunto" di Rosa Balistreri: il quartetto Buffa, Placidi, Marchesi con Nora Tigges per i canti tradizionali amatriciani; il duo Tigges -Marchesi con un medley di canti tradizionali del basso Lazio; la grande Sara Modigliani a voce sola con un pezzo di Italia Ranaldi; il trio formato da Ludovica Valori, voce e fisarmonica, con Vanessa Cremaschi, voce e violino e Giovanna Famulari, voce e tamburello con canti ciociari e di mondine. E poi Ludovica Valori da sola con una bellissima "Maremma amara"; la voce di Anna Maria Giorgi e la chitarra di Mauro D'Addia per Graziella di Prospero e il suo canto di maggio; Susanna Ruffini e il suo organetto per "Serenata dei Castelli Romani"; l'incredibile voce di Roxana Ene accompagnata da Franco Pietropaoli per "La povera Cecilia"; Chiara Casarico, che ha ammaliato il pubblico con un esilarante tradizionale siciliano versione Balistreri, "Acidduzzu"; Marta Ricci in una esecuzione coinvolgente di "Zelletta" di Gabriella Ferri; la meravigliosa Alessandra Parisi, voce e chitarra con un'incantevole "Creuza de Ma" e il supporto insostituibile di Piergiorgio Faraglia alla chitarra. 
Grandissima emozione per l'intervento di Daniela Ippolito con la sua arpa per il tradizionale "Cupa cupa" e travolgente il finale di Lucilla Galeazzi, che ha regalato al pubblico una appropriata "Tarantella dei baraccati", per poi condurre l'intero cast delle cantanti nell'esecuzione di tre grandi classici della vocalità popolare femminile: "La lega (Sebben che siamo donne)", "Centurini" e "Bella ciao". Il pubblico, intervenuto numeroso a dispetto del maltempo, ha accolto con grande commozione e partecipazione i canti e si è infine stretto in un abbraccio con le donne della Casa delle Donne di Amatrice e Frazioni e con la popolazione, con la promessa di continuare a percorrere insieme un tratto di strada verso la rinascita di quelle terre. Ma era solo un arrivederci: l'appuntamento con Amatrice e la musica di tradizione resta fissato per il 4 agosto con il Festival delle Ciaramelle diretto da Giancarlo Palombini. 



Susanna Buffa
foto di Patrizia Cortellessa

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