Giunto alla sua quinta edizione, l’Atlantic Music Expo è una delle fiere nate sotto il cappello del WOMEX; una scelta assai felice dato che si tiene a Praia, isola di Santiago, parte dell’arcipelago di Capo Verde, un vero e proprio scrigno contenente un tesoro inestimabile: una cultura musicale sempre viva e affascinante, moderna, cosciente di radici antiche e che riesce ad esprimere in questo remoto angolo di oceano una complessità culturale viva, pulsante, affascinante come poche. Maestri di cerimonia Jose da Silva, fondatore di Lusafrica e da poco anche direttore di Sony Music Costa d’Avorio, la figlia Elodie, personalità della world music come il co-direttore del Babel Med Samir Amin , e astri nascenti come la giovanissima Binetou Sylla, franco-maliana direttrice della Syllart Records, nota etichetta specializzata in musica africana. È proprio l’Africa a farla da padrona in questa tre giorni di caldo equatoriale e passeggiate da una parte all’altra della Rua Pietonal, tra gli showcase che si alternano dal pomeriggio fino a notte fonda. Concerti sempre pienissimi di pubblico e di attenzione. Nei tre giorni della fiera ascolteremo Labess, prossimo astro nascente delle ‘musiche del mondo’ segnatevi il nome: sono certo che lo ritroveremo al prossimo WOMEX), Jocelyne Balu et les Aigles de la Revolte, direttamente da Kinshasa, l’immancabile Lura, di ritorno ormai sulle scene, i tedesco/gambiani Gato Prieto e tantissimi altri.
Agli artisti capoverdiani è riservato lo spazio all’interno del Palacio de la Cultura intitolato al leggendario Ildo Lobo; nel bellissimo edificio in stile coloniale, con patio e vista su una spianata brulla dominata dalle colline e da un po’ di confusione nel piano regolatore, assisterò alle performances della talentuosa Lucibela, l’ennesima produzione di Lusafrica sulla scia della leggendaria Cesaria Evora, di Silvano Sanches e soprattutto del giovanissimo Adè da Costa, songwriter dotato di ottima band alle spalle, direttamente dalle Canarie, l’arcipelago che parte anch’esso della Macaronesia. Lo spazio espositivo non è entusiasmante; Fabio Scopino e lo scrivente, parte di Italian World Beat, alla seconda uscita ufficiale dopo Babel Med a Marsiglia, facciamo fatica a gestire lo stand, circondati per lo più da venditori di prodotti tipici locali… Facciamo amicizia con i francesi di Talowa Productions e con un network affine al nostro, “Why Portugal”, tutti convenendo sul fatto che si tratta di una fiera molto informale; sarà assai più semplice chiacchierare con gli addetti ai lavori la sera, in occasione dello showcase di Gato Prieto, o nel nostro albergo sulla terrazza con gli organizzatori di due o tre festival in Brasile, ancora di più nell’affascinante club Quintal da Musica, dove si esibiscono in jam sessions vari artisti della scena locale mentre in sala si servono grogue e pietanze a base di pollo piccante.
Gli eventi durano fino a tarda notte; sulla Rua Pietonal nei localini si suona fino alle tre del mattino, ed è sempre una fiumana di gente sorridente, gentile e curiosa per la presenza numerosa di stranieri. È lì che incontro il manager di Carlos Lopes, parte della comunità capoverdiana che risiede a Parigi, che mi racconta di come il sound speciale del disco di Lura, “Herança”, sia farina del sacco di Toy Vieira, produttore e arrangiatore con base a Rotterdam. Le storie notturne si infittiscono...si esibiscono di fronte a me Beth e Patricia Soares, madre e figlia; Beth è una chitarrista ed autrice molto rispettata a Praia: vive in Svizzera e fa parte della generazione di mezzo, quelli che hanno lavorato con Cesaria (era la sua traduttrice nelle prime interviste in Francia) e i giovani che da quella tradizione prendono solo il giusto e non esitano mai a metterci del loro. Molto interessanti anche i workshop diurni, che si tengono sempre nel Palacio Ildo Lobo. Ci incontro Cedric David di Afropicks, una realtà molto attiva in Colombia, oltre ad Amanda Jones di Real World Records, invitata ad un incontro sul ruolo delle donne nella world music di oggi. L’indomani sarebbe cominciato il Kriol Jazz Festival, evento ormai di levatura mondiale. Ce ne ritorniamo con l’agenda zeppa di nomi e numeri di telefono ma soprattutto con un enorme desiderio di tornare per restare più tempo e per visitare anche le altre formidabili isole.
Davide Mastropaolo
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