The Mavericks – Brand New Day (Mono Mundo/Goodfellas, 2017)

Formatisi nel 1989 a Miami, dall’incontro tra il cantante di origini cubane Raul Malo ed il bassista Robert Reynolds, i Mavericks in breve tempo conquistarono la scena live californiana con il loro originale intreccio tra country, rock e ritmi latin. Nell’autunno dell’anno seguente, mentre a Seattle cominciava ad esplodere il grunge e sulla West Coast ancora permanevano i focolai del punk, Malo e soci debuttarono in piena controtendenza con le mode debuttarono con il disco omonimo che suscitò subito l’interesse delle major, tant’è che nel 1991 siglarono il contratto con la MCA con cui diedero alle stampe “From Hell To Paradise”. Il grande successo arrivò però con il terzo disco “What A Crying Shame” del 1994 che fruttò il disco di platino e ben quattro hits nelle charts country: “O What a Thrill”, “There Goes My Heart” e “I Should Have Been True”. Gli anni successivi grazie a dischi come l’ottimo “Trampoline” fecero incetta di consensi, ma agli albori del nuovo millennio qualcosa cominciò a scricchiolare e, complice lo scarso successo di “The Maverics” nel 2003 la band si sciolse, e Raul Malo si dedicò con alterne fortune alla sua carriera come solista. Dopo dieci anni, il frontman decise di rimettere in piedi il gruppo con “In Time” che ebbe un buon riscontro dal punto di vista commerciale, ma i giorni di gloria del passato erano ormai un ricordo perché a riportarli con i piedi per terra arrivò l’inatteso insuccesso di “Mono” del 2015. A distanza di due anni da quest’ultimo Raul Malo e soci tornano con “Brand New Day”, non disco in studio che sin dal titolo segna una nuova fase nel percorso artistico dei Mavericks, svelandoci una band completamente rigenerata dal punto di vista dell’ispirazione. Se per ripetere quanto fatto in passato sarebbe praticamente impossibile, questo nuovo lavoro è una sorta di compendio dell’ampio raggio sonoro in cui si muove la band americana. I dieci brani, infatti, si muovono su sentieri sonori differenti spaziando dal sound tex mex dell’iniziale “Rolling Along” al country soul della title-track, passando per le atmosfere jazzy old time di “Easy As It Seems” e la vanmorrisoniana “I Think Of You”. Non è finita qui però, perché il disco svela brano dopo brano altre belle sorprese come il letto “Goodnight Waltz”, la divagazione sul border messicano di “Damned (If You Do), e la ballata fifthies “I Will Be Yours”. L’irresistibile boogie “Ride With Me” ci conduce verso il finale in cui godibilissime sono il crooning di “I Wish You Well” e il tex mex di “For The Ages” che chiude il disco. Nell’arco dei suoi trentotto minuti, “Brand New Day” veleggia su acque sicure regalandoci un pugno di ottimi brani che non cambieranno certamente di un millimetro la storia della musica americana, ma per gli appassionati del genere saranno l’occasione per riconciliarsi con la band di Raul Malo. Bentornati! 


Salvatore Esposito

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