MandolinMan – Unfolding the Roots (Arc Music, 2017)

#CONSIGLIATOBLOGFOOLK

In “Unfolding the Roots” il quartetto di mandolinisti di Leuven torna a valorizzare la tradizione musicale del Brabante fiammingo (Vlams-Broabant), nelle Fiandre, dopo l’esordio “Old Tunes Dusted Down”, che riportava alla luce i materiali raccolti dal folklorista Hubert Boone, e il secondo esotico album, “Bossanova”, in cui esprimevano il loro punto di vista sul genere brasiliano. MANdolinMAN sono il fondatore e mandolinista di lungo corso Andries Boone, Peter-Jan Daems al mandolino a dieci corde (membro del trio Snaarmaarwaar), Maarten Decombel al mandoloncello (anche lui suona negli Snaarmaarwaar e inoltre con i Naragonia e Gilles Chabenat) e Dirk Naessens al mandolino (già negli Urban Trad). La complementarietà fra corde, l’approccio fresco e vigoroso, ma al contempo elegante, la fusione di linguaggi mandolinistici, di umori e di sfumature (si ascolti “De Reuzekens”) fanno risplendere dodici temi, undici tradizionali brabantini e una rumba (“Rumba del Raval”) composta da Decombel, che vede la partecipazione del flautista Stefan Bracaval. Si susseguono polke, di cui colpiscono l’accento swing dell’iniziale “Polka Charleston Nederokkerzeel” o i colori vivaci di “Polka Antwerp”, mazurche (“Mazurka Houtem” e “Mazurka Zaventem”), scottische (“Schottische Eppegem and Elewijt”, “Schottische Hever”, “Schottische Wezembeek-Oppem”), valzer (“Waltz Eppegem and Zemst” è un altro brano di punta del CD) e la contraddanza conclusiva (“Contredans Ghent in A Minor”), suonata – non bastassero i quattro plettri di base – con l'orchestra di mandolini Brasschaats. Una conferma per chi li conosce, una scoperta per i cultori del mandolino e più in generale della musica trad, ma anche uno sprone ad addentrarsi in una scena musicale variegata come quella del Belgio fiammingo. Promoter nostrani, segnatevi il nome: MandolinMan! 


Ciro De Rosa

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