UB40 Featuring Ali, Astro & Mickey – Unplugged + Greatest Hits (UMC, 2016)

Era il dicembre del 1977 quando, a Moseley nei dintorni di Birmingham, i fratelli Robin e Ali Campbell, fondarono il primo nucleo degli UB40, il cui nome era mutuato dal modulo da compilare per ottenere la disoccupazione. L’Inghilterra era prossima ad entrare nell’era di Margaret Thatcher, e nonostante le pressoché nulle conoscenze musicali dei suoi componenti, la band nel 1980 giunse al debutto discografico con “Signing Off”. Il loro originale reggae bianco che li vedeva intrecciare pop, rock e tematiche sociali con i ritmi in levare della Giamaica, li condusse rapidamente al successo con “Labour Of Love”, nel quale rileggevano alcune delle loro canzoni preferite, tra cui spiccavano “Red Red Wine” di Neil Diamond e le pregevoli versioni di “Cherry Oh Baby”, “Many Rivers To Cross” e “Please Don’t Make Me Cry”. Da allora, in quasi quarant’anni di carriera, hanno messo in fila tour e dischi di successo, non senza incappare in defezioni, cambi di line-up e qualche inevitabile passo falso come nel caso di “Getting Over The Storm” del 2013, che ha portato il frontman Astro ad uscire dal gruppo, seguendo le orme di Ali Campbell e Mickey Virtue, già fuoriusciti nel 2008. Finiva così un’epoca e cominciava una lunga querelle che ricorda le vicissitudini dei nostrani New Trolls. Se, infatti, lo storico marchio era ed è legalmente e saldamente nelle mani di Robin Campbell, che ha trovato un valido frontman nell’altro fratello Duncan, Ali non è rimasto a guardare, e riunitosi proprio con Astro e Mickey nel 2013 ha dato alle stampe il disco solista “Silhouette”, sul quale campeggia a caratteri d’oro: “The Legendary Voice of UB40”. I tre fondatori separatisti, dunque, hanno continuato a fare concerti in tutto il mondo, ed ora li ritroviamo in trio per un sorprendente “Unplugged” che pubblicano con l’inedita formula UB40 featuring Ali, Astro e Mickey. Senza addentrarci oltre nella controversia che vedrà le due formazioni contendersi nelle aule dei tribunali inglesi il nome del gruppo, questo nuovo lavoro è una bella e gustosa raccolta di sedici brani, proposti in versione acustica tra classici del gruppo, piacevoli ripescaggi dal repertorio storico e qualche piacevole sorpresa. “E’ la prima volta che abbiamo riletto il repertorio degli UB40 in chiave acustica, e tutto suona molto fresco e completamente diverso da quello che abbiamo fatto in precedenza”, afferma Ali. “Unplugged”, infatti, offre una prospettiva del tutto nuova sul repertorio della band inglese, regalandoci una nuova e delicata versione di “I Got You Babe”, classico di Sonny & Cher già in testa alle classifiche inglesi nel 1985 nella versione con Chrissie Hynde, e qui impreziosito dalla talentuosa figlia di Ali, Kaya Campbell. Che dire poi delle splendide “(I can’t help) Falling In Love” dal songbook di Elvis Presley e le già citate “Red Red Wine” e “Many River To Cross” da “Labour Of Love” che brillano di luce nuova in chiave acustica, o ancora la sontuosa “Baby Come Back” con protagonista la star del reggae Pato Banton. Piacevoli sono, poi, i ripescaggi storici dal disco di debutto “Food For Thought” e “Tyler” e i cui temi sociali sembrano più attuali che mai. Altra chicca dal passato è “Rat in Mi Kitchen” del 1986 e sulla quale Ali ricorda: “Quella canzone è basata su un incidente vero e proprio. Astro venne a casa mia a Balsall Heath per parlare dei testi, ma io non avevo voglia di parlare della band. Alcune persone pensavano che avesse a che fare con il governo della Thatcher, ma non c’entrava nulla con la politica”. A completare il disco non mancano altri classici come una sinuosa “Kingston Town”, “Cherry Oh Baby” di Eric Donaldson, “Please don’t make my cry” e il riuscito omaggio a Prince con “Purple Rain” che con vive una seconda vita con i ritmi in levare. Ad accompagnare l’album è il bonus disc “Greatest Hits”, nel quale il trio ha selezionato venti brani del repertorio della band che, nel loro insieme, rappresentano il giusto compendio all’Unplugged. L’uscita dell’album è stata accompagnata anche da una limited edition del un vino rosso “Bordeaux Supérieur”, nato dalla collaborazionc on Eminent Vita la quale ha selezionato un particolare blend di Merlot e Cabernet Franc. Insomma, in alto i calici di “Red Red Wine” per Ali, Astro e Mickey con l’auspicio che la frattura con la band si ricomponga. 


Salvatore Esposito

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