Livio Minafra - Sole Luna (Incipit Records/Egea, 2016)

“Sole luna come vita e morte, uomo donna, notte e giorno, freddo e caldo, disperazione e speranza, lamento o azione: realtà assolutamente distinte ma assolutamente complementari. Ed è per questo che i cd sono due. Luna interiore e mezzopiano, Sole vivace ed estroverso. Luna onirica e drammatica, Sole irrequieto ma festoso. Luna la poesia, Sole il gioco. Luna una voce alla volta, Sole con la loop station. Un lavoro motivato dalla necessità di mettere in un cd un solo colore, adatto ad uno stato d'animo, senza dover saltare tracce perché quel brano è troppo lento o troppo rock... Come quando si comprano i biscotti. O al cioccolato o senza. Per il resto, dipende dai momenti...”, così Livio Minafra presenta il suo nuovo album “Sole Luna”, che giunge a breve distanza dal pregevole “Born Free” registrato in coppia con lo straordinario batterista sudafricano Luis Moholo-Moholo, e a cinque anni dal suo secondo disco come solista “La fiamma e il cristallo”. Formatosi musicalmente al fianco del padre Pino, diventando uno degli artisti di punta dei suoi ensemble come dimostra il recentissimo “Minfrìc”, il pianista pugliese seguendo la migliore tradizione dei figli d’arte del jazz, ha saputo costruirsi in parallelo un personale percorso artistico, segnato da album sempre di grande spessore, che lo hanno proiettato tra i migliori strumentisti a livello nazionale, come dimostrano anche i diversi premi Top Jazz raccolti negli anni. Composto da due cd, questo nuovo progetto discografico, è stato registrato ai Sorriso Studios di Bari tra gennaio e marzo 2016 e raccoglie brani originali composti tra il 1994 e il 2015 che vedono il pianista pugliese destreggiarsi tra piano, strumenti giocattolo e una loop station. Aperto dalla solare “Bom Dia” con il suo scintillante tema fischiettato sulle note di un piccolo xilofono, il primo disco entra subito nel vivo con la splendida “Han e Misha”, dedicata ai due grandi maestri della ICP Orchestra Han Bennink e Misha Mengelberg, con i quali ha più volte collaborato. Se “Rio Solare” si caratterizza per la sua trascinante forza ritmica, le successive “Madre Stella”, “El Huracàn” e “Cieli” sono un esempio del suo straordinario genio compositivo. Passando al secondo disco “Luna”, a colpire è innanzitutto il brano di apertura “Cum grano Salis” dedicata ad Antonello Salis del quale Livio Minafra riesce a catturare gli aspetti più evocativi delle sue composizioni. Se “Il Mare” è un esperimento nei territori della musica contemporanea, la successiva “Davide” è dedicata al pianista pugliese Davide Santorsola, venuto a mancare da qualche tempo. “Gli spiriti”, “Il clown”, “Gelsomina”, “Zampanò” e “Gli Angeli” compongono una elegantissima suite dedicata a Federico Fellini, ma ancor più intense sono “Sarajevo”, la ninna nanna dedicata al figlio Sol e quel gioiellino che è la struggente “La voce dell’acqua s’ode solo nel silenzio”, dedicata ai migranti. Seguendo il solco tracciato dal padre Pino, Livio Minafra ha confezionato uno dei dischi jazz più belli dell’anno, facendo emergere a pieno il suo originale approccio alla scrittura, in grado di porsi in diretto contatto con l’ascoltatore attraverso temi cantabili ed evocativi. Assolutamente consigliato! 


Salvatore Esposito

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