Moustapha Dembélé, griot di etnia Bwa, appartiene per discendenza a una casta che ha il compito di celebrare le cerimonie tramite il canto e la musica. Dalla famiglia paterna ha imparato l’arte della musica, da quella materna, Keita, ha appreso l’arte di costruire gli strumenti musicali. Polistrumentista, nato e cresciuto a Segou in Mali, oggi vive nell’Oltrepò Pavese. Cantante, costruttore insieme al fratello Kalifa degli stessi strumenti musicali che suona: kora, n’goni, balafon, Moustapha compone anche i testi e la musica dei brani proposti nel CD. Lo accompagna nel suo viaggio il chitarrista Marco Ponta. I brani parlano d’amore (“Wa yaro”), di nostalgia (“Tunga”), di pazienza (“Muniu soni”). Invece, in “An ka ta” rivolge ai musicisti un gioioso invito a continuare a suonare, dopo che in alcune zone del Mali l’imposizione della sharia ha portato con sé il divieto di fare musica. In “Enéyamu” sottolinea che la salute è la cosa più importante e in “Nanalé” un volo di rondine unisce l’Africa e l’Europa. “Massanou Cissé koura” è la riproposta di un brano antichissimo dall’importante morale, in cui un re che pretende in sposa una ragazza povera e fidanzata con il suo innamorato, muore nel giorno delle nozze: chi troppo vuole si avvicina di più alla morte. Dembélé vuole valorizzare la tradizione musicale del Mali, al tempo stesso rinnovandola grazie all’apporto di Marco Ponta alla chitarra acustica. Nel CD si possono apprezzare le sonorità e gli arpeggi scintillanti della kora – il liuto-arpa suonato in molti paesi dell’Africa occidentale –, la modulazione dei suoni del tamani, il tamburo parlante, la profondità dei suoni legnosi del balafon. Accanto alla solarità dei brani, al calore della voce di Dembélé, ci sono l’incisività e la rotondità della chitarra acustica di Ponta, che si mette in gioco e fa da raccordo tra il mondo africano e quello occidentale, rendono l’insieme estremamente comunicativo e gradevole. In Italia il musicista maliano tiene concerti, anche insieme a altri artisti maliani ed africani ed in orchestre multietniche, propone seminari per far conoscere la cultura musicale del suo paese d’origine, laboratori musicali sugli strumenti della tradizione maliana, corsi di costruzione degli strumenti musicali tradizionali, sviluppa progetti didattici e incontri culturali basati sul linguaggio universale della musica. Nanalé-Volo di rondine è anche il nome dell’associazione di cui Dembélé è fondatore e presidente, che svolge progetti di miglioramento della qualità della vita in Mali in favore dei bambini e delle donne. Con l’acquisto del CD si sostengono i progetti dell’associazione.
Carla Visca
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