Peppe Servillo & Solis String Quartet – Presentimento (iCompany, 2016)

Consolida il felice sodalizio artistico tra il cantante Peppe Servillo e il quartetto d’archi Solis String Quartet l’uscita di “Presentimento”, a distanza di tre anni da “Spassiunatamente” che l’inaugurò. “Presentimento” è una raccolta di canzoni napoletane ispirate ai rapporti d’amore e reinterpretate dalla voce calda e carezzevole di Peppe Servillo. Spazia tra brani raffinati e celeberrimi composti nella prima metà del XX secolo, proponendo le creazioni di E.A. Mario “Canzone appassiunata” e “Presentimento” - che dà il titolo all’album - , “M’aggia curà” di Pisano e Cioffi, ”Tarantella segreta” di Raffaele Viviani, “Mmiez’o grano” di Nicolardi e Nardella, “Tutta pe me” di Fiore e Lama, “Palomma” di Armando Gill e “Scalinatella” di Bonagura e Cioffi, con l’aggiunta di “So’ le sorbe”, sarcastica composizione del maestro di cappella d’epoca settecentesca Leonardo Vinci, inserita nel libretto dell’opera buffa “Lo cecato fauzo”. “Presentimento” si riferisce anche all’idea che gli artisti siano un po' veggenti, degli interpreti della realtà in grado di coglierne anticipazioni e segreti. In effetti, le canzoni si addensano intorno a pene d’amore, inganni e segreti, paura di perdere la donna amata, amori passati. Dai testi struggenti e ricercati che hanno fatto la storia della canzone napoletana, quest’album cerca di estrarre il nucleo di emozioni più intimo. Notevole lo spazio espressivo affidato al valente quartetto d’archi formato da Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (violoncello e chitarra), con il quale si realizza un dialogo attraverso continui rinvii tra il canto e gli strumenti: nell’ironica “M’aggia curà” la parte strumentale enfatizza l’interpretazione “teatrale” di Servillo, così come accade in “Canzone appassiunata”, brano dal vibrante arrangiamento à la Piazzolla. Anche in “So’ le sorbe”, la sanguigna interpretazione di Servillo rimanda costantemente alla gustosa, brillante esecuzione del quartetto d’archi, in piena atmosfera settecentesca. Accanto alle canzoni, le composizioni strumentali dei Solis “MozarTango” e “Tarantella del Vesuvio” fanno apprezzare la timbrica e la ritmica del quartetto d’archi: “MozarTango”, incalzante, drammatica, elegante, gioca con la melodia di “Libertango” aggiungendo a questo lavoro un tocco dinamico in crescendo, mentre la “Tarantella” apre le porte ad un soffio fresco di scatenata, incalzante danza. L'ascoltatore che seguirà il CD nelle undici tracce che lo compongono, potrà essere colto da stati d’animo diversi: “Tarantella segreta” ci fa ‘intuire’ il sorriso ironico di Servillo; si passa, invece, attraverso il melodramma in “Presentimento” oppure dentro la nostalgia in “Mmmiez’o grano”. Attenzione e cura per le parole, pathos, abilità nei chiaroscuri, teatralità nel canto ci avvolgono; pause e note si rincorrono ed incalzano. Il cantante della Piccola Orchestra Avion Travel, che negli ultimi anni si sta cimentando con successo con la ‘parola’ napoletana anche insieme al fratello Toni, attore, veste queste canzoni con gusto moderno; nella ricerca di una rinnovata espressività le offre su un piatto d’argento facendole risplendere anche grazie all’asciuttezza ed all’incisività con cui le reinterpreta. In tutto l’album la voce e gli archi lavorano alla pari con arrangiamenti squisiti, messi a punto da un Solis String Quartet in forma smagliante. 


Carla Visca 

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