(A cura di) Giorgio Verdelli e Alessandro Daniele, Pino Daniele. Qualcosa Arriverà, Rizzoli 2016, pp.256, Euro 35,00

Sono passati quasi due anni dalla prematura scomparsa di Pino Daniele, e al grande vuoto lasciato nella scena musicale italiana, è corrisposta una intensa quanto sobria serie di iniziative volte a ricordarlo, dettate da una urgenza di riscoprire e valorizzare nel profondo la sua unicità stilistica, quella geniale capacità di far dialogare la canzone napoletana con il blues, il jazz, e le sonorità world, e cristallizzata nei solchi dei suoi dischi. Dopo aver apprezzato lo splendido disco dal vivo postumo “Nero a Metà Live – Il Concerto”, il corposo cofanetto “Tracce di Libertà”, e la mostra permanente “Pino Daniele Alive” ospitata al secondo piano al secondo piano del Mamt di Napoli, arriva nelle librerie lo splendido volume retrospettivo “Pino Daniele. Qualcosa Arriverà”. Curato da Giorgio Verdelli e da Alessandro Daniele, figlio e personal manager del cantautore napoletano, in collaborazione con la Fondazione Pino Daniele Trust Onlus, il libro ricostruisce e celebra il percorso artistico del cantautore napoletano mescolando fotografie in molti casi inedite, con ricordi, racconti e testimonianze di chi ha percorso insieme a lui un tratto della sua vita privata ed artistica. Si compone così un racconto corale per testi ed immagini, suddiviso in quattro capitoli, corrispondenti ad altrettante fasi della sua carriera. “Vogl’essere chi vogl’io” ci svela gli esordi, le prime canzoni registrate alla SIAE, il primo contratto discografico, “Il feeling è sicuro” è, invece dedicato ai primi successi a cui segue la lunga fase di ricerca e confronto con altre sonorità di “Da Nord a Sud del mondo”, fino a giungere a “Io ci sarò ad alzare il vento” in cui ad emergere sono gli ultimi anni della sua vita. “Fin dagli esordi, c’è una costante nella carriera artistica di mio padre: il rigore, la ricerca, lo studio e il confronto per migliorarsi, in evoluzione continua e ben ancorata alle sue radici, senza fermarsi sulle posizioni raggiunte”, scrive Alessandro Daniele nella prefazione di “Qualcosa arriverà”, e sfogliando le oltre duecento cinquanta pagine del volume ripercorriamo la carriera di Pino Daniele, scoprendolo ora nelle prime immagini da giovane, ora in studio di registrazione, ora ancora lanciato verso il successo che costellerà la sua carriera, attraverso gli scatti di artisti ed amici come Luciano Viti, Guido Harari, Giovanni Canitano, Lino Vairetti, Roberto Panucci, Cesare Monti, Priscilla Benedetti, Mimmo Jodice, Jasmine Bertusi, Daniele Venturelli, Giuseppe D’Angelo, e Rino Petrosino. Ad impreziosire il tutto sono i ricordi di compagni di strada come James Senese, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Tony Esposito e Rino Zurzolo, con quest’ultimo che ci offre uno degli spaccati più intimi ed intensi del suo rapporto umano ed artistico con il cantautore napoletano. Non mancano testimonianze di amici storici come Peppe Lanzetta, di chi ha avuto modo di collaborare con lui come Jovanotti, Clementino ed Enzo Gragnaniello e di star internazionali come Al Di Meola e Chick Corea, a cui si aggiungono, tra gli altri, i preziosi contributi di Gianni Minà, Enzo De Caro, Pasquale Scialò, Roberto De Simone e Renzo Arbore. Proprio quest’ultimo, è illuminante nel descrivere l’importanza di Pino Daniele nella scena musicale italiana: “Pino Daniele ha il merito di aver inventato la canzone napoletana d’autore moderna, trovando nuovi accordi, avvicinando la tematica alla Napoli di oggi (la Napoli che ha condiviso con Massimo Troisi) e battendosi contro gli stereotipi: una battaglia curiosa e difficile, perché il rischio era quello di cancellare anche le cose belle della Napoli classica e della cultura partenopea autentica. Insomma, questo è il vero valore di Pino Daniele, che sopravvivrà a tutti noi: aver inventato, nel Novecento e un po’ nel Duemila, la nuova canzone napoletana d’autore”. A completare il tutto ci sono anche le parole dei collaboratori più stretti del cantautore napoletano come il maestro Gianluca Podio, i fonici Fabio Massimo Colasanti, Fabrizio Facioni e Stefano Dinarello, e il suo tecnico personale Michele Vannucchi. Alla pubblicazione di “Qualcosa Arriverà” seguirà entro il 19 marzo 2017, giorno del compleanno di Pino Daniele, anche il documentario omonimo, prodotto da RAICinema e curato sempre da Giorgio Verdelli e Alessandro Daniele. Il docu-film ancora in fase di produzione, attraverserà Napoli, Roma, Milano, Venezia, Torino, Londra e New York per raccontarci Pino Daniele, attraverso interviste di eccezione, il tutto seguendo proprio lo spirito di questo volume, senza intenti biografici o celebrativi, ma piuttosto facendo emergere l’emozione, che come affermava lo stesso cantautore napoletano “è l’unica cosa che vale la pena di comunicare agli altri: qualunque sia il prezzo. Quel momento che succede tra noi che suoniamo e il pubblico che ascolta è un momento magico”

Salvatore Esposito

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