Babel Med Music: forum delle musiche del mondo nel cuore globale del Mediterraneo. Intervista a Sami Sadak

Da quando è nato Babel Med Music – mostra-mercato e forum sulle musiche del mondo, che si tiene da dodici anni a Marsiglia in riva al Mediterraneo – si è imposto non solo come passerella di artisti, ma come luogo di convergenza di musiche antiche e moderne, di tradizioni secolari e di ibridismi contemporanei. Insomma, un vero e proprio hub della world music. Per tre giorni i Docks du Sud si trasformano in festoso luogo di incontri, conferenze, affari, presentazioni, scoperte di suoni e di immagini, che attraggono un pubblico variegato attento e ben disposto. A pieno riconoscimento di quanto da anni stiamo facendo in Italia nell’ambito dell’informazione e della divulgazione rivolte tanto a cultori e appassionati delle musiche folk & trad quanto agli addetti ai lavori del settore, il magazine Blogfoolk è quest’anno tra i media partner di Babel Med Music. Abbiamo raggiunto Sami Sadak, etnomusicologo, docente presso l’Università di Provenza, consulente, saggista, curatore di numerose collane discografiche, che condivide con Bernard Aubert la direzione artistica della manifestazione sin dalla sua nascita, per farci presentare la dodicesima edizione di Babel Med Music, in programma dal 17 al 19 marzo. Benvenuti a Marsiglia. 

Guardiamo in retrospettiva i dodici anni di Babel Med Music e la sua crescita. Cosa era all’inizio e cosa è diventato ?
Il Mediterraneo, come l’abbiamo sognato, aveva bisogno di un Babel Med Music, dove professionisti della world music, artisti, promotori, direttori di festival, etichette discografiche, produttori musicali, giornalisti e media specializzati, responsabili di associazioni culturali potessero incontrarsi, confrontarsi e scambiare esperienze. Dodici anni dopo, siamo riusciti a far incontrare almeno 2500 professionisti, abbiamo avuto 5.000 spettatori ogni sera e ricevuto 1110 richieste di partecipazione di artisti. Abbiamo scoperto e fatto scoprire artisti come Yasmin Levy, Carla Pires, Dobet Gnaoré, Jambinaï, Baba Zula. Tuttavia, in dodici anni ciò che è rimasto immutato è il nostro approccio etico, l’indipendenza della nostra programmazione, la nostra voglia di scoprire gli artisti di domani.

Quanto la fiera ha agito da catalizzatore per una città come Marsiglia? 
Marsiglia, città cosmopolita, è una casa della musica tradizionale, un mosaico di popoli che ospita più di trenta comunità culturali e almeno una cinquantina di diverse estetiche musicali, dalla Francia alle tradizioni migratorie. Ogni anno, nel nostro programma, sono inseriti cinque o sei artisti che vivono a Marsiglia e nella nostra regione (la Provence-Alpes-Côte d’Azur, ndr): sono artisti che hanno sviluppato carriere internazionali. Oltre alle delegazioni nazionali e internazionali, i 400 artisti programmati, presenti alla manifestazione, generano attività economiche nel settore della ristorazione e nel business degli hotel.

Avete studi sul business generato dall'industria musicale?
Abbiamo uno studio condotto da un istituto di ricerca (l’Università di Montpellier) sul pubblico presente ai quattro più importanti festival di world music della regione. La SACEM ha fatto un altro studio sulla rilevanza economica della cultura in Francia. I risultati dimostrano che ha lo stesso peso dell’industria automobilistica o di quella dell’edilizia.

Oltre agli incontri di delegati e professional, gli showcase sono uno dei principali ingredienti del menu di Babel Med. Come selezionate gli artisti? 
Dopo aver ascoltato più di 1100 richieste di partecipazione, i due direttori artistici presentano  al Comitato di Programmazione una lista di 200 candidati "must", lasciando loro la possibilità di "recuperare" i progetti non selezionati dall’elenco dei candidati. Rispetto alle edizioni precedenti abbiamo avuto richieste geograficamente più diversificate, che incorporano le nuove tendenze e le nuove estetiche. Inoltre, sono più concentrate sulle musiche del mondo. Raccogliamo informazioni più esaustive spostandoci in piccoli festival, nei mercati della musica locale e regionale e – naturalmente – ascoltando tutti i CD che riceviamo nel corso dell’anno.

Ci sono Paesi o aree del mondo che vorreste rappresentare, ma che per qualche motivo non siete ancora riusciti ad avere a BBM?
Paghiamo il viaggio di tutti gli artisti o li aiutiamo a trovare i finanziamenti. Per alcuni paesi dell'America Latina come Argentina, Messico, Cuba e dell’Asia come la Cina e l’India, per i quali, considerata la distanza, i viaggi sono costosi, ci si confronta inevitabilmente con problemi finanziari.

Vuoi presentarci l’edizione 2016?
Tre serate di festival aperte al pubblico. 31 concerti di artisti provenienti da 32 paesi, 28 ore di musica che vibrano su quattro continenti: Angola, Argentina, Belgio, Benin, Canada, Capo Verde, Colombia, Corea del Sud, Cuba, Egitto, Spagna, Stati Uniti, Ghana, Gran Bretagna, Grecia, Guinea, Ungheria, Iran, Israele, Italia, Libano, Mali, Marocco, Norvegia , Uganda, Polonia, Portogallo, Romania, Senegal, Turchia, Venezuela. Per estendere lo spirito di Babel Med Music, lo "Schermo di Babel"  propone una selezione di dodici documentari sulla storia e l’impegno di artisti iconici della musica mondiale. Ci sarà anche una pellicola dedicata a un’artista italiana: Giovanna Marini ("Giovanna Marini, La Voix Des Invisibles”, ndr). Ci sono tre sale per conferenze, tredici tavole rotonde, due sessioni di speed-meeting che coinvolgeranno i professionisti internazionali. 

Quali vi attendete che potranno essere gli show di punta?
Difficile dirlo perché, come dicevo prima, li abbiamo scelti tra circa 1100 candidati. Direi Renaud Garcia Fons e Dorantes  (Spagna/ Francia), Bamba  Wassoulou Groove (Mali), Temenik Electric (Francia- Algeria), Autostrad (Giordania), Baba Zula (Turchia), Ricardo Ribeiro (Portogallo), Galeria Social Club (Venezuela) – e perché no – Kalascima (Italia).

Avete aperto le porte alle scuole e al pubblico dei più giovani.
Per due mattine, più di seicento studenti delle scuole superiori sono invitati a prendere parte ad un training per sensibilizzarli alla carriera nelle arti performative e nelle pratiche musicali. Ci saranno dei concerti organizzati per loro. Durante l’anno, ventitrè scuole hanno partcecipato a conferenze e concerti di musiche del mondo. Una scena giovanile sviluppa una nuova offerta per i professionisti e mostra i colori delle culture del mondo dedicate ai più giovani.

La questione dei rifugiati e dei profughi sarà nell’agenda di Babel Med Music?
Organizziamo tre conferenze sul tema. La prima è "Festival di comunità di minoranza e dei rifugiati ». Poi ci sarà "La diversità culturale al servizio del vivere insieme, come costruire una società in tempi di crisi?". Infine, la terza si intitola "I diritti culturali: una costruzione collettiva?"

Quanto gli eventi di Parigi influenzeranno la fiera?
Siamo stati devastati dagli eventi parigini. Ci sarà un ricordo di quanto accaduto al Bataclan nel corso della cerimonia d’apertura. A Babel Med Music, sin dalla sua istituzione, la sicurezza è una questione molto importante, di primo piano. Quest’anno le misure di sicurezza saranno rafforzate.

Ci sono mai stati problemi con i visti e altre pratiche burocratiche che vi hanno ostacolato nella presenza degli artisti?
Mai.

Un altro aspetto importante della fiera sono i premi "coups de coeur" dell’Accademia Charles Cros?  
Da sessantasei anni l’Accademia Charles Cros Academy sostiene la creazione, lo sviluppo di carriere di artisti, le registrazioni e l’editing grafico e fotografico. i "Coups de Coeur" dell’Accademia Charles Cros, i premi World Music 2016 saranno consegnati nel corso di Babel Med Music. Dischi, premi alla "memoria vivente", alle creazioni più contemporanee, un libro, un film, un DVD ; forse un CD per il pubblico giovane. Ma il comitato di Charles Cros non ha ancora deciso i vincitori. Senza dimenticare che ci sono anche i quattro premi Babel 2016 per agli artisti più creativi in ambito world: quest’anno ci saranno riconoscimenti per Baba Zula, Alejandra Ribera, Temenik Electric e un quarto artista, annunciato a breve e che riceverà il premio di Radio France Musique.


Ciro De Rosa

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