Dedicatosi nell’ultimo decennio al teatro canzone con progetti come “Quando Emigranti”, “Povera Gente”, “Negri, Froci, Giudei & Co.”, nati dal fortunato sodalizio con Gian Antonio Stella, Gualtiero Bertelli si è fatto interprete di numerosi recital di impegno civile, nei quali mescolando canzoni e monologhi, filmati e fotografie rare, ha gettato nuova luce su quei frammenti di memoria della storia italiana, spesso dimenticati. In diversi casi questi spettacoli sono diventati anche dischi come nel caso di “Annicinquanta”, “Il Custode della Miniera” e “Barbari”, tutti editi dalla sempre attentissima etichetta friulana Nota, e in questo filone si pone anche il nuovo album “Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran” che raccoglie la registrazione completa dello spettacolo omonimo scritto con Moira Mion e dedicato a Romeo Isepetto, pescatore, antifascista e partigiano che, sfidò il regime fascista, collegando fra loro i pezzi del Partito Comunista clandestino delle Tre Venezie. Portato in scena per la prima volta il 14 marzo 2014 presso il Teatro Villa dei Leoni di Mira, il recital è ispirato dal libro "Il coraggio di scegliere" scritto dall'ex sindaco di Fiesso Vittorio Pampagnin che racconta la storia e le vicende di molti personaggi della Resistenza in Riviera del Brenta, e nasce con l’intento di dare sostegno al comitato “Pro Isepetto”, nato per restituire alla memoria collettiva la storia di quest’uomo, e chiedere che gli venisse dedicata la darsena di Giare di Mira, dove per anni aveva lavorato come pescatore. L’intreccio dello spettacolo vede le ricerche, le testimonianze orali e le immagini curate da Moira Mion (recitazione e canto), intercalati da brani originali e canti tradizionali interpretati da Gualtiero Bertelli (canto, fisarmonica, fisarmonica elettronica, fisarmonica basso), accompagnato per l’occasione da un ristretto gruppo di strumentisti composto da Paolo Favorido (pianoforte), Simone Nogarin (chitarre), e Domenico Santaniello (contrabbasso e violoncello), già al suo fianco con La Compagnia delle Acque. Attraverso le parole della Mion e i canti di Bertelli, l’ascoltatore ha la possibilità di scoprire e ripercorrere la storia di Romeo Isepetto (“Ballata di Romeo Isepetto”, a partire dalla sua infanzia vissuta accanto al padre, pescatore e socialista che per primo organizzò lo sciopero dei braccianti contro le condizioni di lavoro disumane sull’isola dei frati Armeni, passando per la sua militanza antifascista nelle file del Partito Comunista Clandestino (“Benito Benito”), fino alla Guerra di Liberazione come partigiano (“E Se i tedeschi”), culminata con l’arresto l’8 settembre 1943 e la deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen (“Canto dei deportati”). Tornato a Mira, Isepetto fondò la cooperativa di pesca Ranieri Rampin e divenne segretario della sezione locale del Partito Comunista, ma per aiutare le famiglie in difficoltà, pescava di frodo con gli esplosivi nella Laguna Veneta (“Se Buta Ciaro”, “Ladri Perché?”), e durante una di queste battute notturne, insieme al compagno Giuseppe Fabbian, venne ucciso da una carica esplosiva nell’agosto del 1947. Troppo scomodo per la società civile e per il Partito Comunista, la sua figura ed il suo eroismo, dopo i funerali scomparvero da ogni celebrazione ufficiale fino all’oblio. Ad accompagnare il disco, un corposo libretto che raccoglie l'intera vicenda biografica di Isepetto, accompagnata da un ricco apparato iconografico con foto d'archivio, e l'intero copione dello spettacolo con i testi delle canzoni e dei monologhi. “Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran” è, dunque, un lavoro di grande spessore non solo musicale, ma anche culturale perché ha il pregio di riportare alla luce un pezzo di storia dimenticata, un esempio di eroismo civile da conservare nella memoria collettiva.
Salvatore Esposito
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