Medimex 2015, Fiera del Levante, Bari, 29-31 Ottobre 2015

Organizzato dalla Regione Puglia attraverso il programma Puglia Sounds per lo sviluppo e la promozione del sistema musicale pugliese, il Medimex, salone dell’innovazione musicale, nell’arco di cinque edizioni ha compiuto una piccola grande rivoluzione copernicana dal punto di vista concettuale. Pensato inizialmente come un focus sulle musiche del Mediterraneo ed in particolare sulla Puglia come esempio di intervento virtuoso a sostegno della propria scena musicale, si è via via evoluto in una preziosa piattaforma di incontro ed interscambio tra addetti ai lavori, operatori culturali italiani ed esteri, musicisti e semplici appassionati, arrivando nell’edizione 2015 a materializzare per tre giorni una vera e propria città della musica, che ha preso vita all’interno del padiglione più innovativo della Fiera del Levante, ventimila metri quadrati (20% in più rispetto all’anno scorso) con tanto di spazi espositivi tematici, quartieri formati dagli stand suddivisi per aree di intervento, viali, piazze, concert hall, punti di ritrovo e ristoranti. Insomma, se sorprendente è stato ritrovarsi all’interno di questo microcosmo della musica, ancor più lo è stato avere la piacevole sensazione di veder schiudersi l’intero macrocosmo internazionale, con la presenza di centodieci espositori da tutto il mondo, millesecento tra operatori, artisti e giornalisti provenienti da ventisette paesi, e ben centocinquanta eventi tra concerti, showcase, incontri d’autore, panel, case history, face to face(s) e presentazioni. 
L’idea di ampliare l’offerta, coinvolgendo non solo gli addetti ai lavori ma anche il pubblico di cultori ed appassionati ha rappresentato un ulteriore passo in avanti per il Medimex, e laddove questa preziosa vetrina ha offerto l’opportunità di creare nuove connessioni tra chi lavora con la musica, chi la produce e chi l’ascolta, ha riservato anche preziose riflessioni sullo stato dell’arte nella scena italiana ma anche internazionale. Basti pensare a quanti musicisti, tra giovani e meno giovani, hanno affollato i face to face(s) proponendo i loro progetti agli organizzatori di festival del mondo (SXSW, Sonic Island, Zandari Festa, Global Café, Mundial Mundial, Luminato Festival, Cirque du Soleil, Cross Culture Festival, Festival des musiques sacrées du monde de Fès, World Sacred Spirit Festival, Festival Cascais), così come gli incontri con Stacey Willhelm del South by Southwest di Austin (USA), Chris Garrit, il «sindaco di notte» di Groningen, la città olandese della nightlife e dell’Eurosonic, Malcolm Haynes di Glastonbury (Gran Bretagna), Enrik Rasmussem di Roskilde (Danimarca), Izzy Loicaono di Great Escape (Gran Bretagna) e Peter Smidt del c/o pop Festival (Germania), che hanno raccontato episodi, aneddoti e situazioni di esperienze diventate dei veri e propri casi mondiali. Molto ricca è stata anche l’area espositiva, con la presenza di etichette discografiche pugliesi e non come Digressione Music, Dilinò, 
Dodicilune, Finisterre, Faro Records di Luigi Fasanella, Fondazione Musica per Roma-Parco della Musica Records, M.C.Music Records, MK Records, iCompany, Warner Music Italia, e Ponderosa Music & Arts, ferventi realtà della scena jazz come Bass Culture, Abusuan-Bari in Jazz, Associazione I-Jazz, European Jazz Network, e festival internazionali come Fira Mediterrania di Manresa, Espirito Mundo/Quorum, e Visa For Music, a cui si aggiungono belle realtà come il collettivo kossovaro Interarts-Culture for All (Kosovo), i salentini Pizzica Pizzica Roots Music From Salento che mette insieme artisti, band, festival e feste popolari, agenzie di booking (Musicalista) e startup in ascesa come Musicraiser. Le cinquantamila presenze, gli straordinari numeri sui social (la pagina Facebook ha registrato un milione e duecentomila visualizzazioni, mentre l’account Twitter ne ha ottenute quattrocentotrentottomila) che hanno caratterizzato l’edizione 2015 del Medimex raccontano di un piccolo grande successo nato dal lavoro di uno staff organizzativo impeccabile, e da una programmazione curata in modo meticoloso che ha offerto una quadro fedele di cosa si muove nella musica in Italia. Passando più direttamente ai vari appuntamenti in programma, la giornata di giovedì 29 ottobre, dopo la rituale inaugurazione con la presenza delle autorità politiche, è entrata subito nel vivo con gli “Incontri d’autore”, 
coordinati da Ernesto Assante e Gino Castaldo di Repubblica i quali hanno incontrato i Sud Sound System per un evento riservato agli studenti, e poi Brian Eno, il quale ha ripercorso la sua straordinaria vicenda artistica, partendo dai primi esperimenti fatti da giovanissimo, passando per qualche marginale riferimento alla sua carriera musicale, fino a toccare la sorprendente istallazione di visual art “Light Paintings” esperienza visiva e sonora imperdibile, visitabile fino al prossimo 14 novembre presso il Teatro Margherita di Bari. Nello spazio espositivo non è mancata la musica con gli showcase di KuTso, Ciauda, Federico Cimini, Raffaele Casarano, Gianluca De Rubertis e Radiodervish e degli artisti inclusi nel progetto “Pugliesi nel Mondo”, mentre articolatissimo è stato il programma dei panel con relatori italiani e stranieri. In particolare di grande interesse sono stati “Autori del cambiamento”, a cura della SIAE con la partecipazione, tra gli altri, del presidente Filippo Sugar e del direttore Gaetano Blandini, “Il mondo in un remix” con Luca Agnelli, Nicola Conte e Congorock, tre artisti italiani che hanno portato il loro suono nei club e nei festival internazionali, “La musica dal vivo: risorse per le città” promosso da Assomusica. Nel pomeriggio, poi, hanno avuto luogo alcuni workshop, sul mercato della Germania, sulla Cultura hip hop con i ricercatori dell’Ircam di Parigi, e con i responsabili di YouTube, e l’affollato incontro pubblico con Ludovico Einaudi che ha raccontato il suo nuovo album “Elements” offrendone un piccolo assaggio dal vivo al pianoforte. 
Non abbiamo poi mancato di visitare il Planetario con le invenzioni sonore dei Deproducers e le conferenze dell’astrofisico Fabio Peri, le mostre Jazz Comics con tavole sul mondo del jazz di autori come Crepax, Muñoz, Stefano Casinie Altan, e “Musica Nomade” della fotografa Mariagrazia Giove, mentre avremmo volentieri raggiunto Bari da Lecce a bordo del treno che ha ospitato il progetto “From Station to Station”, un viaggio a tappe accompagnato dalla musica di Raffaele Casarano e di Marco Bardoscia, che si sono esibiti tra i vagoni. Prima dei concerti serali imperdibile è stato l’aperitivo musicale il gastrofilosofo Don Pasta, al secolo Daniele De Michele nel corso del quale sono stati offerti prodotti tipici pugliesi, il tutto accompagnato da una travolgente selezione di brani. La prima serata si è conclusa poi con i concerti del cantautore calabrese Antonio Pascuzzo del quale abbiamo recensito in questo numero il suo ottimo album di esordio solista, il songwriter angolano Jack Nkanga che ha proposto un set senza dubbio interessante sotto il profilo musicale, le attese performance della cantante francese di origini berbere Hindi Zahra e di Natalie Imbruglia che ha riproposto alcuni brani del suo repertorio al fianco di alcuni estratti dal suo ultimo album “Male”, e i live act di JoyCut, , Bari Jungle Brothers e La Scapigliatura, raffinato duo amante vincitore della Targa Tenco per la “migliore opera prima”. 
Il secondo giorno, venerdì 31 ottobre, si è aperto con l’incontro d’autore con Gianna Nannini c
he ha presentato il suo nuovo disco “Hitstory”, a cui è seguito quello con gli scrittori Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo che hanno parlato del rapporto tra letteratura e musica, mentre sul versante cinematografico David Lang ci ha condotto alla scoperta delle colonne sonore per il registra Paolo Sorrentino. Sempre restando nell’ambito delle connessioni tra musica e letteratura, Vinicio Capossela ha raccontato ad Ernesto Assante il suo nuovo libro “Il Paese dei Coppoloni”, dal quale è stato tratto anche un documentario presentato in anteprima proprio al Medimex presso il Cineporto. Il programma giornaliero è stato arricchito da una ulteriore serie di panel con “The Italian Music Abroad! What’s Up and What’s Next?” con la partecipazione di Attilio Perissinotti (BPM Concerti), Stefano Pesca (Vertical Stage) e Titti Santini (Ponderosa) che hanno dialogato sul ruolo della musica italiana all’estero con Stacey Willhelm del Festival South by Southwest, mentre a fare il punto sulla musica dal vivo in Europa è stato il confronto “European Live Music Network” a cura di Assomusica a cui ha partecipato anche Alessandro Senesi della Direzione Generale Cultura della Commissione Europea. Si è tenuta poi una tavola rotonda con Marco Alboni (Warner Music Italy), Alessandro Massara (Universal Music Italia) e Andrea Rosi (Sony Music Italy) 
e Enzo Mazza (CEO FIMI) in “View from the top” a cura della FIMI, ed inoltre sono stati presentati i case history riguardanti il festival olandese Eurosonic Noorderslag, con il direttore creativo Peter Smidt, e il reportage “La musica sulle rotte dei profughi” del giornalista del Fatto Quotidiano, Antonio Massari. Nel corso della giornata abbiamo avuto modo di assistere agli showcase dei Musicanti del Vento, quello del mandolinista salentino Mimmo Epifani che con il chitarrista napoletano Sasà Flauto ha presentato il suo nuovo disco “Mar da Lua” inciso con il portoghese José Barros, e poi il djset dei salentini Crifiu che hanno proposto una selezione di brani del loro repertorio tra cui la celebre “Rock & Raï” e alcuni estratti dal nuovo album “A Un Passo da Te”. Diversi sono stati anche i workshop come “Energy Efficient Music Culture” su musica, ambiente e sostenibilità dei festival, o quello tenuto da André Faleiros del Cirque du Soleil e i diversi laboratori dedicati alal cultura hip hop, mentre in parallelo sono state presentate la piattaforma di e–learning di Note Legali, le start up di Goodfellas e l’interessantissimo documentario “Le storie cantate. Viaggio tra i cantastorie di Puglia”, edito da AnimaMundi. A concludere la giornata sono stati come da programma i concerti serali con il folk sciamanico delle gemelle francesi Isaya, i fenomenali Txarango, Carmen Consoli che con il suo trio power rock al femminile ha presentato il suo nuovo disco “L’Abitudine di tornare”, 
la talentusoa violoncellista e cantante brasiliana Dom La Nena, il trio di jazz mediorientale guidato dal contrabbassista e polistrumentista israeliano Adam Ben Ezra, il giovane romano Marco Zitelli, che con lo pseudonimo Wrongonyou si è posto all’attenzione con un soul dal taglio decisamente internazionale, il trio vintage soul Il Guaio, e l’orchestra di piccoli robot Lego, Toa Mata Band, creata dal produttore Giuseppe Acito. Il terzo ed ultimo giorno, giovedì 31 ottobre, si è aperto con la diretta live su Radio RaiDue de “Il Ruggito del Coniglio” che ha visto l’arena riempirsi in ogni ordine di posti, con il pubblico trascinato da Antonello Dose e Marco Presta, conduttori della storica trasmissione. A seguire un'altra carrellata di “Incontri d’autore” con Carmen Consoli, Erri De Luca, Vinicio Capossela che ha festeggiato il suoi venticinque anni di carriera, i Deproducers ovvero Max Casacci, Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo e Riccardo Sinigallia, e tre volti nuovi del pop made in Italy Francesca Michielin, Lorenzo Fragola e The Kolors, questi ultimi protagonisti anche della puntata speciale di Webnotte su Repubblica.it. Ricchissimo ancora il panorama degli showcase, che sin dal mattino, hanno animato il due palchi dello spazio espositivo con lo straordinario set del pianista franco-libanese Bachar Mar-Khalifé, 
quello altrettanto coinvolgente di Bandadriatica, e poi le varie proposte dal jazz con Carolina Bubbico, il Trio jazz del Conservatorio Piccinni di Bari composto da Germana La Sorsa, Giuseppe Magagnino e Danilo Amato, e - per il progetto “Pugliesi nel mondo” - il batterista fasanese residente a Berlino, Nico Lippolis. Particolarmente accattivante poi è stato il progetto Medimex Sync Camp 2015 proposto da Faro Records per celebrare la crossmedialità all’interno della cornice del Planetario riunendo autori e compositori in un unico progetto di music production basato sulla sonorizzazione di immagini esclusive. Da ultimo non possiamo non soffermarci anche su panel giornalieri “Produzione artisti, promozione e tutela dei diritti nell’era digitale” promosso da PMI, Produttori Musicali Indipendenti con protagonisti i Deproducers, Dario Giovannini (direttore generale Carosello Records), Matt Parnell (Legal and Business Affair, WIN) e Paolo Agoglia (direttore ufficio legislativo SIAE), moderati dal giornalista de Il Giornaale Paolo Giordano; “Il web, la musica, lo streaming una rivoluzione in atto” animato da Giacomo Mosca (Tim Music), Luca Stante (Believe), Claudio Ferrante (Artist First Digital), Tonia Maffeo (Spreaker), Daniel Plentz (Musicraiser) e Cinzia Rinelli (Deezer) e “Come la musica fa fronte ai grandi conflitti nei Paesi del Medio Oriente?” a cui hanno preso parte Nabil Salameh dei Radiodervish, 
i direttori artistici Rania Elias Khoury (Yabous Cultural Centre e Jerusalem Festival), Brahim El Mazned (Visa for Music & Timitar Festival) e Alain Weber (Philharmonie di Parigi, Festival des Musiques Sacréed du monde de Fés in Marocco e Jerusalem Palestine Sacred Music Festival). Di grande interesse è stato poi anche il workshop sul mercato degli Stati Uniti con il manager americano Mark Gartenberg e l’editore Eric Beall della Shapiro Bernstein e il management musicale internazionale (workshop «IMMF»), oltre alla terza e ultima delle tre giornate con i ricercatori dell’Ircam di Parigi e il team di Music Up. Ad arricchire il tutto la sezione Medimex Kids aperta per tutte e tre le giornate e una area riservata agli appassionati di vinile tra rarità discografiche e tante perle dimenticate. Nonostante questa quinta edizione del Medimex si chiuda nell’incertezza sul prossimo futuro, riguardo ai finanziamenti europei attraverso i quali è stato finanziato questo evento, si può certamente dire che è stata un grande successo, e la speranza è quella che non si disperda quanto buono fatto sin ora, ma che tutto questo diventi una base di crescita ulteriore per i prossimi anni. 


Salvatore Esposito
Nuova Vecchia