Julien Jalal Eddine Weiss , fondatore e direttore dell’Ensemble Al-Kindi, si è spento il 2 gennaio a Parigi all’età di 61 anni, dopo una lunga e dolorosa malattia dovuta a un tumore, lasciandoci una
straordinaria eredità musicale.
Fondatore e direttore dell’ensemble Al-Kindi, il musicista Julien Jalal Eddine Weiss, nato il 18 ottobre 1953 a Parigi da madre svizzera-tedesca e padre alsaziano, si era esibito più volte in Italia .
All’inizio degli anni 70, questo chitarrista di formazione classica (entra nel 1965 all’Ecole Normale de Musique), rimette in questione i valori della cultura occidentale e si lascia conquistare dalla passione
per i viaggi, che lo portano in California, in Marocco e poi alle Antille.
Di ritorno in Francia nel 1974, compone diversi brani per chitarra classica e partecipa alla creazione del regista tunisino Sharif Allaoui.
Nel 1976, a Parigi, durante una serata, dopo aver ascoltato un disco del musicista irakeno Mounir Bachir, grande maestro di oud, Julien Weiss è talmente turbato che decide di abbandonare la chitarra
classica e le armonie del jazz per lanciarsi corpo e anima nello studio del liuto arabo e della musica micro-tonale orientale. Ben presto i limiti dello strumento cominciano a frustralo, e quando Weiss
scopre le incredibili possibilità offerte dal cythar orientale, il qanun , la sua ricerca comincia a prendere corpo.
Da quel momento, Julien Weiss percorre l’oriente, e da Tunisi a Beyrouth, da Bagdad al
Cairo, d’Istanbul a Damasco, segue l’insegnamento dei più grandi maestri. E cosi che diventa discepolo e poi amico di Mounir Bachir in onore del quale comporrà nel 1986 Suite Bagdadienne,
interpretata al Festival de Babylone in Irak, dove si produrrà in seguito tutti gli anni.
Nel 1990, ottiene il Premio della Villa Medicis hors les Murs e parte studiare durante un anno a Bagdad con il professore di qanun Salim Husayn.
Giornalista musicale all’inizio degli anni ’80 per la rivista di scienze politiche Grand Maghreb , collabora per dieci anni ai lavori dell’Università Itinerante Euro-Araba, creata e diretta da Mohammed Aziza
dell’Unesco, e organizza per quest’ultima alcuni Festival Internazionali, a Bologna nel 1988 (dove riceve la medaglia «Alma Mater Studiorum») e a Palermo nel 1991.
Nel 1983, fonda l’ensemble strumentale Al-Kindi , concepito come un « takht » (raggruppamento di solisti), consacrato alla musica del mondo arabo; si circonda dei migliori musicisti di Siria, Tunisia o
Irak, e delle più grandi voci del repertorio classico tradizionale. In tutte le sue creazioni amava coinvolgere i suoi amici poeti e scrittori arabi, come Mahmoud Darwish e Salah Stétié. Nel corso della sua incredibile carriera, Julien Weiss si è esibito in tutto il mondo, ma è con Cheikh Hamza Chakour e i Derviches Tourneurs de Damas che ha realizzato le più grandi tournées.
Dal Théâtre de la Ville a Parigi al Carnegie Hall, passando da Baalbeck, Hong Kong, Sao Paulo, Washington, sarà in seguito nominato Officier des Arts et des Lettres dal ministro della cultura francese,
Catherine Tasca.


Sabine Châtel - Traduzione di Cristina Fina
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