Ogni brano è costruito con grande attenzione, e si sviluppa attraverso un elegante interplay tra l’organetto diatonico di Riccardo Tesi, la funambolica chitarra manouche di Maurizio Geri, e i fiati di Claudio Carboni, il tutto supportato magistralmente dall’originale approccio ritmico di Gigi Biolcati alle percussioni. Si prosegue con un tributo all’indimenticata Caterina Bueno con l’intensa “Tirallà”, tratta dal disco “Sopra I Tetti Di Firenze” ed interpretata da Lucilla Galezzi, ma è pura magia quando al quartetto si unisce Stefano Saletti all’oud con il quale eseguono una straordinaria versione di “Galata”, della quale vengono esaltate le sonorità orientali. Applauditissime sono poi la bella versione di “Corno D’Africa”, con Maurizio Geri impeccabile come sempre al canto, e Riccardo Tesi che con il suo organetto disegna la meravigliosa linea melodica, e una sorprendente “Macedonia”, in cui al pianoforte brilla la presenza di Rita Marcotulli.
Il cuore del concerto arriva con le eccellenti versioni di “Madreperla” in cui spicca l’eccellente lavoro al sax di Claudio Carboni, e del travolgente strumentale “Kafkaffè”. Sul finale arrivano poi le sorprese con il “Saltarello” in cui spicca un infuocato dialogo tra gli organetti diatonici di Riccardo Tesi e Ambrogio Sparanga, e “La Cena Della Sposa” in cui maestro delle cerimonie è Nando Citarella che trascina il pubblico con il suo entusiasmo e il suo tamburo a cornice. Non è mancato ovviamente il classico bis finale con una apprezzatissima versione di “Maggio” tratta dal disco di esordio del quartetto, che ha suggellato un concerto pregevole, che ha esaltato forse la più importante delle peculiarità di Banditaliana ovvero quella di essere una sorta di laboratorio musicale, sempre aperto al confronto e al dialogo con altri strumentisti; una formazione a geometrie variabili, che rappresenta una preziosa unicità nella scena musicale italiana.
Salvatore Esposito
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