La residenza artistica dell’OPI – Orchestra Popolare Italiana, diretta da Ambrogio Sparagna, presso l’Auditorium Parco Della Musica di Roma è un vero e proprio unicum nella scena della musica popolare italiana, non solo per l’unicità e la novità intrinseca che ha rappresentato, ma anche per la produzione continua di produzioni musicali di pregio. Fucina creativa in continua attività ed importante riferimento anche a livello sociale, come dimostra l’interessante esperienza del Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni, l’Orchestra Popolare Italiana propone da quasi dieci anni un programma di eventi musicali sempre nuovi che coprono l’intero anno, a partire dalle feste natalizie con “La Chiarastella”, passando per “Si Canta Maggio” e gli spettacoli estivi, fino a toccare l’immancabile “Ottobrata Romana”. Ogni spettacolo ruota intorno ad un concept tematico specifico, ed in questo senso si inseriscono anche le presenze sul palco di ospiti d’eccezione del mondo della musica popolare, o più in generale della canzone d’autore come nel caso di Francesco De Gregori, con il quale hanno realizzato lo splendido progetto “Vola, Vola, Vola”, diventato poi anche un disco.
Guidati dall’organetto di Sparagna prende il via
viaggio sulle orme dello scrittore e regista friulano, parte dalla campagna romana con lo stornello, raccolto da Giggi Zanazzo, “E Tu Che Sei Poeta” interpretato da Anna Rita Colaianni, e prosegue con gli strambotti d’amore “Io Nun Ritorno” in cui protagonista è la voce di Raffaello Simeoni. Sul palco sale poi Giorgio Onorato, voce storica della canzone popolare romana, che dall’alto dei suoi ottantasette anni regala due esecuzioni intensissime di “Nina Si Voi Dormite” e di “Er Barcarolo Romano”, ma è con il tradizionale lucano “Gioco Della Mietitura”, cantato da Caterina Pontrandolfo che si entra nel vivo del concerto. In ogni brano si apprezza tutto il lavoro di Ambrogio Sparagna nella costruzione di arrangiamenti essenziali ma allo stesso tempo ricchissimi, con Cristiano Califano (chitarra e chitarra battente), Raffaello Simeoni (fiati), Marco Iamele (zampogne e ciaramelle) e Clara Graziano (organetti) che esaltano le linee melodiche tradizionali, mentre a farsi carico della ritmica è l’impeccabile e talentuoso Arnaldo Vacca (tamburi a cornice). In un continuo gioco di rimandi tra Roma e la Basilicata scorrono poi “Canto All’Altalena”, “Come Te Posso Amà” cantata da Aisha Cerami, i versi di Rocco Scotellaro “Le Viole Sono Dei Fanciulli Scalzi”, intercalati da alcuni suggestivi brani strumentali che accompagnano le fotografie scattate sul set del film “Il Vangelo secondo Matteo” dal fotografo di scena Domenico Notarangelo.
Salvatore Esposito
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