Le note di una splendida e personalissima versione di “Lady Jane” dei Rolling Stones hanno aperto “Diario Di Viaggio”, il concerto che Arturo Stalteri, ha tenuto a Roma lo scorso 16 novembre nella bella cornice della Sala Concerti dell’Hotel Excel Montemario. Il pianista e compositore romano, seduto al pianoforte a coda, ha ripercorso tutta la sua carriera artistica attraverso una selezione di sue composizioni tratte dalla sua discografia, intercalando ogni esecuzione con ricordi, aneddoti e racconti di esperienze, passioni, incontri che hanno caratterizzato il suo vissuto artistico. Il viaggio di Stalteri parte dalla sua esperienza con la band prog Pierrot Lunaire alla fine degli anni settanta, per approdare al suo primo disco “Andrè Sulla Luna”. Ogni brano è suonato con trasporto, grazia, e grande perizia esecutiva, quasi il pianista romano, accarezzasse i tasti bianchi e neri, fino a far parlare il suo pianoforte. Mentre il pubblico ascolta quasi in religioso silenzio, Stalteri ci guida attraverso le sue passioni con magnifiche esecuzioni di “The Last Regrets” di Ryuichi Sakamoto, “Prudence” di Wim Mertens, per arrivare alla più recente folgorazione per gli islandesi Sigur Ròs.
Da artista curioso ed attento qual è il pianista romano non manca di raccontare anche dei suoi amori letterari come quello per Tolkien, a cui qualche anno fa ha dedicato “Rings – Il Decimo Anello”, disco affascinante e del quale offre un breve assaggio. Si passa poi a “Child Of The Moon – Dieci Notturni e un’Alba” dal quale il pianista romano esegue la suggestiva “Sun Rising”, a cui fa seguito il “Notturno In Mi Minore” Op.72 n.1 di Fryderyk Chopin, proposta in una intensa e personale versione. Stalteri racconta poi del suo avvicinamento al minimalismo di Phillippe Glass, e della sua collaborazione con Franco Battiato prima per il programma “Bitte, Keine Réclame”, poi per il film “Musikanten” e da ultimo con una superba ed originalissima versione di “Cerco Un Centro Di Gravità Permanente”, arriva l’anticipazione del progetto di un intero album di prossima pubblicazione, realizzato in collaborazione con lo stesso cantautore siciliano e dedicato alla riproposizione di sue composizioni.
Altro vertice del concerto è arrivato con l’immaginifica “The Consciousness of Tao” tratta dal più recente disco in studio del pianista romano “Flowers 2”, che ci ha condotto al finale con la fascinosa “Geyser”, la cui struttura melodica rimanda agli splendidi scenari naturali della Finlandia. In chiusura, visto l’approssimarsi delle festività natalizie arriva anche un estratto da quel gioiellino che è “A Little Christmas Album”. L’esibizione di Stalteri è stata, dunque, ricca di sorprese e belle scoperte, e ha contribuito a farci conoscere in modo più approfondito i suoi dischi, le sue passioni e le sue ispirazioni, schiudendoci a pieno il suo ricco e peculiare immaginario creativo.
Salvatore Esposito
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