Quanti conoscono bene la realtà salentina sanno che la musica non ruota solo ed esclusivamente intorno alla Notte della Taranta e soprattutto non solo ed esclusivamente pizzica, esiste un fermento artistico vivo e vibrante che passa spesso (e aggiungeremmo fortunatamente) fuori dalle sagre, che popolano i vari paesini dall’area Otrantina al Capo Di Leuca fino a toccare l’area ionica. Capita così che, complice una cena con degustazione di vini di Cantine Menhir nella bella cornice dell’Osteria L’Origano, si possano ascoltare gli Almoraima che presentano il loro nuovo album “Banjara”, e che tra una portata e l’altra ed un bicchiere di ottimo negramaro in purezza, si ripercorra insieme a loro il cammino compiuto dal popolo Rom, che dal Rajasthan migrò fino all’Europa. Ascoltando dal vivo i nuovi brani si comprende a fondo lo spirito che ha animato la ricerca sonora del gruppo salentino, una ricerca volta alla riscoperta delle radici del flamenco, che era alla base del loro primo lavoro “Amor Gitano”. Destreggiandosi tra chitarra flamenco e ūd, Massimiliano “Massi Almoraima” de Salvatore, guida il gruppo in modo impeccabile attraverso fascinosi mondi sonori in cui nell’abbraccio tra oriente ed occidente fanno capolino echi della tradizione indiana, atmosfere moresche e incursioni nella musica sefardita.
Tra spaccati di grande intensità lirica e momenti in cui predominano i ritmi della danza, gli Almoraima con “Banjara” hanno dato vita ad un viaggio sonoro di grande intensità, che cattura sin da subito l’ascoltatore affascinandolo con le sue atmosfere e la sua poesia. Sul versante della canzone d’autore, una segnalazione la merita ampiamente il concerto che Massimo Donno ha tenuto il 12 agosto presso la Biosteria Piccapane, e nel corso del quale ha presentato dal vivo il suo disco di debutto “Amore e Marchette”. Sul palco, il giovane cantautore salentino ci ha ampiamente confermato le ottime impressioni che avevamo avuto dall’ascolto delle sue canzoni su disco, ma ancor di più abbiamo avuto modo di cogliere tutta l’originalità del suo songwriting, che emerge con maggior forza in brani come la title track “Amore e Marchette” e nella splendida “Il Mio Compleanno”, con quest’ultima caratterizzata da un interpretazione davvero trascinante e coinvolgente. Ciò che ci ha piacevolmente sorpreso è come brani quali “La Colpa”, “Il Bianco E Il Nero” e “Bologna A.D. 2012”, funzionino benissimo anche private della ricchezza sonora che le contraddistingue su disco, e questo è innegabilmente un segno evidente di come ci siano tutte le potenzialità per un fortunato prosieguo del suo cammino artistico.
Bello ed assolutamente coinvolgente è stato anche il concerto di Donatello Pisanello che, in duo con Angelo Urso al contrabbasso, si è esibito il 23 agosto ad Alessano, a margine della presentazione del libro “Serial Lover” di Giovanna Bandini. Nel corso del suo set Pisanello ha proposto dal vivo il recente “Sospiri e Battiti”, un lavoro di grande profondità spirituale, i cui brani dal vivo catturano letteralmente l’attenzione dell’ascoltatore conducendolo attraverso quadri sonori densi di lirismo immaginifico. Difficile non rimanere affascinati dalla sinuosa “Serenata Senza Effetto” in cui l’organetto diatonico traccia una variazione sul tema della pizzica, o ancora dalla potenza evocativa di “Sospiri e Battiti” o dalla più sperimentale “Il Crimine dell’Organetto”, nella quale emerge tutta l’originalità della scrittura del musicista salentino. Vertici della serata sono stati certamente quel gioiello che è “Quel Giorno Se Verrà”, nella quale si rintraccia la passione per il cinema che da sempre ha animato il lavoro di Donatello Pisanello, ma soprattutto l’applauditissima “Don Pizzica” tratta dal repertorio di Offcina Zoè e che ha sugellato un concerto di grande intensità, salutato dal grande apprezzamento da parte del pubblico.
Salvatore Esposito
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