Ritorno A Kurumuny, un film di Pietro Cannizzaro (Kurumuny) DVD

Girato nel 2003 e premiato all’Ischia Film del 2004 nella sezione documentari della seconda edizione del concorso Foreign Film Festival, Ritorno A Kurumuny di Pietro Cannizzaro, documenta una delle realtà più belle della cultura salentina, la festa del Primo Maggio a Kurumuny. Situata nelle campagne del comune di Martano in provincia di Lecce ed incorniciata da splendidi a ulivi secolari, carrubi e piantagioni di tabacco, Kurumuny era originariamente una piccola comunità rurale dove insistevano costruzioni tipiche del luogo come le pajare e i furnieddhi ed in cui vivevano circa ventiquattro persone tra cui la nonna di Luigi Chiriatti, ricercatore e musicista tra i più rappresentativi ed autorevoli del Salento, il quale in tempi recenti ha riacquistato la tenuta e l'ha ristrutturata facendola tornare a nuova vita, con lo scopo di dare vita ad un luogo ideale dove presente e passato si incontrassero. Dal 2002 in collaborazione con le Edizioni Kurumuny e l'Associazione Ernesto De Martino Salento, è nata l'idea di realizzare in quel luogo quasi magico, una grande festa popolare che non solo celebrasse il lavoro nella sua essenza più profonda, ma che permettesse di compiere a tutti coloro che vi partecipano un viaggio nel tempo in cui riportare alla luce antiche tradizioni per ricomporre quel mosaico culturale che è alla base della cultura popolare salentina e che lentamente sta per essere fagocitato dalla modernità e dalla sua massificazione. Il documentario, attraverso le voci e racconti di figure storiche della musica tradizionale salentina come Niceta Petrachi meglio nota come la Simpatichina, di Rina Durante, dello stesso Chiriatti e di altri esponenti della scena musicale salentina come Enza Pagliara, consente di scoprire tutto il fascino di questa festa nella quale si recupera la vera essenza del canto alla stisa, del suono del tamburo, della pizzica, e allo stesso tempo si viene in contatto con figure come le prefiche e le repute, al centro di storiche ricerche etnomusicali realizzate prima da Alan Lomax nel 1954, poi da Gianni Bosio nel 1968 e successivamente da una lunga schiera di ricercatori dopo il 1970. Cannizzaro attraverso questo documentario è riuscito a cristallizzare una scheggia di passato, in cui anche i momenti corali di danza e canto sembrano venire da un passato lontano, in cui la musica accompagnava lavoro o rappresentava l'unico svago, l'unico momento in cui tirare il fiato dopo lunghe giornate nei campi. Attraverso le immagini, le interviste e gli spaccati musicali, viene rievocata e resa viva la vera cultura contadina della Grecia Salentina, una cultura di un passato ancora vivo nella memoria di molti e che dovrebbe rappresentare la più giusta e forse l'unica ispirazione per i tanti eventi culturale che animano il Salento. La pizzica e più in generale la musica e la danza non sono il fine ma il mezzo, un ponte per sensibilizzare il territorio alla riscoperta della propria identità e delle proprie origini, ma anche alla tolleranza e all'apertura verso le culture diverse. Pietro Cannizzaro attraverso Ritorno a Kurumuny è riuscito a documentare in modo sorprendentemente fedele l’energia aggregativa di questo importante evento per la scena culturale salentina, essendo riuscito a sottolinearne il raro pregio di unire l’esuberanza festante dei canti ad una riflessione attenta sulle radici e l’importanza della tradizione. 


Salvatore Esposito
Nuova Vecchia