Pietro Sassu, Leonardo Sole e Diego Carpitella - Musica sarda. Canti e danze popolari, Nota , 2010, pp.128, Euro25,00, con 2 Cd

Negli anni settanta la Sardegna visse anni cruciali e difficili ma allo stesso tempo segnarono una vera e propria rivoluzione nell’isola che conobbe un importante sviluppo commerciale. Nasceva il mito della Costa Smeralda con Aga Khan, crebbe un importante polo per la lavorazione dei materiali ferrosi e la modernità cominciò ad erodere lentamente il patrimonio della tradizione rurale. In coincidenza con questa rivoluzione socio-economica, tre tra i più autorevoli etnomusicologi dell’epoca quali Pietro Sassu, Leonardo Sole e Diego Carpitella, pubblicarono per Albatros, la collana diretta da Roberto Leydi, tre Lp in vinile che contenevano le registrazioni sul campo effettuate tra il 1954 e il 1969 nel corso di un lungo percorso di ricerca in Sardegna. Quest’opera ebbe un incredibile successo all’epoca e numerosi musicisti, non solo sardi, rimasero incantati da quei preziosi documenti sonori e non è casuale che lo stesso Francesco De Gregori ne trasse ispirazione per la composizione di un suo brano, Piccola Mela. Ad oltre trentacinque anni di distanza, per opera della casa editrice friulana Nota, questa pregevole ricerca trova una nuova vita grazie ad una eccellente ristampa che unisce i tre preziosi saggi di Diego Carpitella (I modi di esecuzione), Pietro Sassu (Le strutture musicali) e Leonardo Sole (Strutture e piani di formalizzazione verbale), che accompagnavano la pubblicazione originale, ad un pregevole lavoro di approfondimento di Ignazio Macchiarella. Musica Sarda, è dunque, un opera preziosa che ci permette di scoprire documenti sonori di grande importanza sia storica sia culturale, in quanto molti di quei canti e di quelle musiche sono ormai spariti del tutto. I due dischi raccolgono così sessantuno brani tra canti monodici e polivocali, liturgici, processionale e a tenores, ma anche suoni di strumenti tipici come campanacci, luneddas, fisarmoniche e flauti di canna. Questa preziosissima opera di ristampa, è dunque, un occasione importante per chi all’epoca “non c’era ancora” di scoprire un vero e proprio tesoro che ci schiude le porte del sancta sanctorum della tradizione popolare sarda, per chi invece ha avuto modo di ascoltare gli originali in Lp, questo libro rappresenterà l’evoluzione e l’aggiornamento della ricerca originaria, il cui peso è degnamente sostenuto da Macchiarella, ricercatore rigororissimo e attento etnomusicologo. 



Salvatore Esposito
Nuova Vecchia