Autori Vari - Italia 4, Atlante di Musica Tradizionale (Felmay)
A distanza di sette anni dalla pubblicazione di Italia 3, Felmay da alle stampe un nuovo capitolo di questa fortunata serie di antologie dedicate alla musica tradizionale italiana. Nonostante da allora siano cambiate molte cose, a partire dall'evoluzione del concetto di distribuzione e produzione musicale, questo disco rappresenta un segnale importante, un segnale forte che ci ricorda che la scena della musica tradizionale italiana non solo è viva, ma ha resistito benissimo all'era di I-Tunes, alla crisi economica, ai download selvaggi, non perdendosi d'animo ma piuttosto rimboccandosi le maniche e continuando a produrre grande musica. Italia 4, ha però anche un altro significato simbolico, ovvero celebra dal punto di vista sonoro le radici più profonde dell'Italia nell'anno del suo centocinquantesimo anniversario, percorrendo tutto il territorio nazionale attraverso i ventuno brani selezionati per l'occasione. Si tratta, dunque, di un operazione discografica che non solo evidenzia l'altissima qualità delle produzioni Felmay ma soprattutto si pone come un esempio di valorizzazione del nostro grande patrimonio artistico. Non sorprende l'alta qualità di questa raccolta, infatti è semplicemente il risultato di un percorso iniziato nel 1987 con la nascita dell'etichetta e portato avanti rigorosamente e con grande amore, selezionando con cura ogni artista ed ogni proposta musicale. Durante l'ascolto si spazia così dal Piemonte con gli Yo-Yo Mundi e gli Occitani Lou Dalfin, Gai Saber e Trobaritz D'Oc, alla Puglia con i Uaragnaun e Antonio Castrignanò, passando per la Liguria con Filippo Gambetta, Liguriani e Gruppo Spontaneo Trallallero, la Campania con Napoli Mandolinorchestra e La Moresca e la Sardegna con Franca Masu. Nel mezzo ci sono alcuni esempi di folk a più ampio respiro con Banda Olifante, Faraualla e Rosapeda, così come non manca qualche accenno al cantautorato con la splendida voce di Massimo Ferrante. Insomma Italia 4 è una splendida fotografia della scena della musica tradizionale in Italia.
Autori Vari - Sud (Italian World Music)
Criticate per essere uno dei simboli più evidenti dello svilimento e della mercificazione della musica tradizionale e di riproposta, le compilation se prodotte accuratamente possono non solo rappresentare un'occasione importante per l'etichetta che le produce perchè consentono di offrire una panoramica delle loro proposte musicali, ma offrono agli appassionati e agli addetti ai lavori la possibilità di venire in contatto con realtà musicali meno note. Questi due pregi caratterizzano Sud, triplo disco antologico, prodotto dalla Italian World Music, che raccoglie il meglio del loro catalogo spaziando dal Salento alla Sicilia, passando per la Campania, l'Abruzzo, il Molise e la Lucania, il tutto accuratamente suddiviso in tre ambiti distinti ovvero la danza, il canto e il suono. Si tratta, dunque, di un prodotto che ben sintetizza il lavoro di questa attivissima etichetta discografica, presentando sia materiale prettamente tradizionale sia brani ispirati alle radici popolari. Apprezziamo così la splendida voce di Antonio Amato, punto di forza dell'Orchestra della Notte della Taranta, il cantautorato folk del molisano Giuseppe Moffa, o ancora gruppi storici di riproposta come i Ghetonia, i Menamenamò e i Tamburellisti di Torrepaduli. Ben rappresentati sono anche i giovani con i gruppi salentini Zimbaria, ensamble fondato dal mitico Pino Zimba e L'Arte Noscia, così come non manca qualche proposta dalla campania con i Pratolafolk e la talentuosa Marina Bruno. Sud è dunque una bella raccolta che abbraccia una grande varietà di suoni, colori ed ispirazioni musicali del Meridione d'Italia, mettendo insieme gruppi ed artisti diversi ma accomunati dallo stesso amore per le loro radici musicali.
Autori Vari - Taranta Nights 2 (Irma Records/Italian World Music)
La compilation Taranta Nights è stata senza dubbio uno dei best seller della musica tradizionale italiana, e la pubblicazione di questo volume 2 dimostra chiaramente l'intento di ripetere il grande successo commerciale. A differenza di Sud, il cui intento era più che altro volto a documentare la produzione artistica di Italian World Music, questa raccolta è il classico souvenir che i turisti in visita nel Salento non mancano di aggiungere al fianco di un oggetto di pietra leccese, all'olio e a qualche specialità gastronomica. E' dunque un prodotto destinato alla massa, ma con il pregio di essere stato concepito con intelligenza, Si tratta di una raccolta che mette a confronto la tradizione e l'innovazione all'interno della musica tradizionale salentina, presentando una selezione di ventotto brani equamente suddivisi su due dischi. Il primo cd L'Evoluzione presenta una raccolta di quattordici brani ispirati alla matrice tradizionale salentina, mentre il secondo La Tradizione raccoglie una selezione di canti tradizionali. Protagonisti sono ovviamente in larga parte i gruppi del rooster dell'IWM, e così si ritroviamo i Tamburellisti di Torrepaduli, Zimbaria, Briganti di Terra D'Otranto, L'Arte Noscia, e i Calanti, tutti più o meno rappresentati da due o più brani. Il risultato è senza dubbio gradevole ma resta comunque un prodotto divulgativo per altro con il limite di rappresentare un universo molto ristretto della scena musicale salentina.
Autori Vari - Uno Straordinario Raccolto (Galletti-Boston)
Il Castelraniero Folk Festival - Musica delle Aie, è da undici anni una delle realtà più interessanti dalla musica tradizionale e folk in Italia, avendo portato avanti un idea di valorizzare quelle realtà artistiche che avessero più care il loro legame con le radici ed in particolare con la terra e con i campi, il tutto conservando da sempre l'atmosfera spensierata di una domenica di sole in campagna. A documentare e a celebrare questo importante festival, arriva Uno Straordinario Raccolto, compilation che raccoglie venti canzoni proposte dai gruppi più significativi che hanno calcato le aie di Castelraniero segnalandosi durante le loro esibizioni per capacità musicali, innovazione, contaminazione e sopratutto simpatia. Il risultato è una sorprendente passerella di suoni, colori, profumi e sapori musicali diversi provenienti da tutta l'Italia, dall'Emilia Romagna al Piemonte, dalla Liguria alla Calbria, dalla Sicilia al Veneto. Ad accompagnare il disco è un dettagliato booklet nel quale è riassunto il percorso artistico e l'attività dei venti gruppi presenti in scaletta. L'ascolto ci regala una fotografia molto nitida e fedele di quella che è la scena musicale folk in Italia, mettendo insieme brani strumenti, canti e balli tradizionali e anche brani inediti, il tutto condito da una esuberante e gioiosa atmosfera che caratterizza ogni brano. Si spazia così dal cantore pugliese Lizzardr'o Migrante con la splendida Curreite al cantautorato folk di Roberto Durkovic & i Fantasisti del Metrò, passando per il combat folk dei Cascarea, la musica balcanica dei Tziganotchka fino a toccare le sonorità irish degli Alarc'h e la tradizione siciliana dei Malanova. Non maca qualche bella sorprea come i bravi Folkamiseria che ben si difendono con Il Genovese, i romagnoli Banda Bardana ma sopratutto gli occitani Lou Viatge con l'evocativa e poetica Ij Servaj. Uno Straordinario Raccolto è così un documento importante non solo per gli addetti ai lavori ma anche per gli appassionati in quanto apre uno spaccato sulla sempre attivissima scena musicale folk in Italia.
Salvatore Esposito
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