Napoletano di nascita ma marchigiano di adozione, Giovanni Seneca, è uno dei più apprezzati chitarristi classici italiani e vanta un prestigioso percorso artistico che lo ha visto spaziare dalla musica classica al cinema fino a toccare la musica popolare. Il suo ultimo lavoro Serenata Mediterranea è un omaggio alle suggestioni della tradizione musicale del Mare Nostrum, ed affianca a composizioni originali di cui è autore lo stesso Seneca, due brani di musica classica ovvero l’Adagio dal Concerto di Aranjuez di Joaquìn Rodrigo e il Fandango dal Quintetto n° 4 op. G448 di Luigi Boccherini, entrambi reinterpretati in modo da esaltarne la loro atmosfera mediterranea. Il risultato è un disco prezioso nel quale si incontrano e si confrontano la musica tradizionale, quella classica ma soprattutto la sperimentazione moderna, in un dialogo tra presente, passato e futuro denso di suggestione. Il lavoro di ricerca di Seneca è stato volto a far emergere come ci sia uno stretto confronto ed integrazione fra i diversi linguaggi della tradizione mediterranea siano essi colti o popolari. Si percorre così un affascinante itinerario poetico in cui si scoprono la bellezza cristallina che nasce dalle trame sonore del dialogo tra la chitarra e gli archi, ed in particolare la brillante vena compositiva del musicista marchigiano, che si svela come fine conoscitore tanto della musica classica quanto di quella tradizionale. A brillare in modo particolare oltre alle già citate rivisitazioni di Rodrigo e Boccherini sono la splendida e trascinante Nuova Taranta e l’evocativa Villaggio che sembra perfetta come colonna sonora per un documentario sui piccoli porti del Mediterraneo. Serenata Mediterranea, è dunque un disco coraggioso in cui l’autore attraverso la sperimentazione e la ricerca è riuscito ad abbattere le barriere che dividono la musica classica e quella tradizionale, dando vita ad uno stile compositivo originalissimo e mai privo di spunti interessanti.
Salvatore Esposito