Fondato nel 1986 dal Dottor Vladimir Ivanoff, Saraband è un ensamble tedesco, composto da musicisti provenienti da sette nazioni diverse, che da oltre un ventennio si è dedicato alla ricerca e al recupero dei repertori musicali antichi e delle connessioni tra cultura Occidentale ed Orientale, ed in particolare tra le tradizioni relative alle tre grandi religioni monoteiste ovvero Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Il loro disco più recente, The Arabian Passion, è un opera di particolare pregio nella quale vengono rilette alcune delle pagine più belle delle Passioni di San Giovanni (BWV 245) e di San Matteo (BWV 244) di Joan Sebastian Bach, con ospiti per l'occasione tre musicisti iracheni, due sassofonisti jazz, il Modern String Quartet e la talentuosa cantante libanese Fadia El-Hage. Caratterizzati da grande potenza immaginifica e profonda religiosità, questi unici due oratori giunti a noi completi del musicista tedesco, rappresentano il vertice della musica barocca ed in particolare uno dei vertici di tutta la musica occidentale. L'ensamble tedesco, attraverso un profondo percorso di ricerca, è riuscito nell'impresa di dare un'abito nuovo con esso una nuova contemporaneità a queste composizioni iconiche della musica classica, trasformandole in una sentita riflessione sulla guerra e sull'umanità. Queste composizioni vengono eseguite in Europa nella loro veste classica ogni anno durante le settimane precedenti la Pasqua, e allo stesso modo l'opera di Saraband è volta ad indentificare il martirio di Gesù Cristo con quello del Medio-Oriente da decenni ormai dilaniato da conflitti intestini, lotte di religione, guerre di potere, il tutto a danno dei civili che spesso vengono uccisi incolpevolmente. Vladimir Ivanof, direttore musicale di Saraband, è riuscito così a coniugare la maestosità e la forza del barocco di Bach con la complessità dell'intreccio tra jazz e musica araba, ricreando un opera nella quale si mescolano improvvisazione, tessiture classiche e temi tradizioanli. Un incontro tra Oriente ed Occidente ricco di speranza, un incontro musicale che abbatte le barriere della guerra per costruire la pace con la musica, un invocazione a fermare le armi e le tragedie della guerra, è questo lo spirito che anima quest'opera e che trova nella voce di Fadia El-Hage la sua più alta rappresentazione. La sua voce trasforma le arie di Bach in canzoni appassionate, che nascono dal cuore, che annullano differenze e creano cultura collettiva e speranza. La speranza che prima o poi anche il Medio-Oriente viva veramente in pace, mettendo da parte la guerra.
Salvatore Esposito
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