Thoni Sorano è un eclettico musicista di origine siciliana, con alle spalle un lungo percorso di formazione che parte dalla danza per evolversi nel canto ed in fine con lo studio della lingua e della cultura turca presso la Facoltà di Lingue e Civiltà Orientali di Roma. Le sue ricerche sulla musica Sufi turca, e più recentemente sulla sua terra d'origine, lo hanno condotto nel 2005 alla realizzazione del suo disco di debutto, che conteneva oltre a brani provenienti dall'area mediterranea e mediorientale, anche brani della tradizione siciiliana e composizioni autografe. Questo disco di esordio ha visto lo scorso anno la sua ristampa in una versione completamente remixata ed arricchita nella tracklist da due brani inediti, uno dei quali è il classico folk siciliano Vitti 'na Crozza con inserti audio tratti da interviste a Pippo Fava e Paolo Borsellino. Il disco prodotto dallo stesso Thoni Sorano e da Salvatore Adorno, che si fa carico anche dei samples e delle tastiere, vede la partecipazione di un ampio cast di strumentisti quali: Alberto Amato (contrabbasso), Salvo Barbagallo (Ney, Arghul, Zurna, Mizweed), Peppe Di Mauro (Bendir, Def, Rik, Castanets, Marranzanu), Fulvio Farkas (Zarb) e Carmelo Siciliano (buzuki, saz, oud, famenco guitar). Dall'ascolto ciò che balza subito all'attenzione dell'ascoltatore è la capacità di Sorano di destreggiarsi abilmente con le varie tradizioni musicali del mediterraneo, così partendo dalla Sicilia e dalle sue tipiche strutture musicali, si viene in contatto con la tradizione musicale mediorientale, con la complessità della musica Sufi con il fascino del cantato turco, persiano, azero, il tutto in un fluire continuo di suggestioni ed emozioni davvero sorprendente. La proposta del musicista siciliano appare così come una sorta di invito al viaggio, alla scoperta delle terre misteriore dell'Oriente, ma anche di quei sottili legami che legano la Sicilia con il mondo Arabo, quasi si fossero riannodati i legami stretti in secoli e secoli di traffici commerciali e con le dominazioni da parte dei Califfati. Un legame, dunque, non solo storico ma anche musicale perchè la tradizione musicale siciliana sembra aver smarrito questa fondamentale contaminazione, che qui torna in vita, in maniera prepotente, con la complicità della musica elettronica ma anche di strumenti tipici dell'oriente. Tornano così a nuova vita brani della tradizione sicula come Alavò, la siminzina e la già citata Vitti 'na Crozza, o tradizionali iraniani (Mahtab), greci (Ai Geneai Pasai) e turchi (Ben Bu Aska) o composizini originali come Cicek Semasi e Dirig Eteme Dosta. Principia fotografa un musicista ed un ricercatore curioso ed eclettico che non mancherà di regalarci ancora tanti altri momenti di grande musica.
Salvatore Esposito
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