Appassionato cultore della musica americana, nonché musicista dalla decennale esperienza, Cesare Carugi, ha di recente dato alle stampe Open 24 Hrs, il suo Ep di debutto, che lo proietta al fianco di quella schiera di musicisti toscani suoi conterranei guidata da Massimiliano Larocca e che da qualche anno si è fatta carico non solo di proporre la loro musica ma anche di divulgare il cantautorato americano di culto, ovvero quello che spazia da Springsteen fino al Tex Mex. Una missione coraggiosa, quella di cui si sono fatti carico questi ragazzi, che li ha condotti ad attraversare in lungo e in largo gli States, cercando di rubare il mestiere ai loro idoli americani ma anche trovando preziose ispirazioni attraverso le quali filtrare il loro songwriting. Un percorso di ricerca, di confronto e di crescita che piano piano sta dando i suoi frutti, e soprattutto sta portando una ventata di aria nuova nella nostra penisola. In particolare questo disco di debutto di Cesare Carugi, piace per la sincerità e la passione con la quale è stata incisa ogni singola nota. Ascoltandolo infatti si comprende chiaramente come il motore di tutto è quel misterioso potere che ha la musica di alleviare le frustrazioni quotidiane, e soprattutto di rendere meno duro il lavoro quotidiano. Questo Open 24 Hrs non è dunque un diversivo o una valvola di sfogo, ne tantomeno un disco pretenzioso, ma piuttosto un concentrato d’amore per la musica. Registrato praticamente in casa, ma con grande cura nei dettagli, il disco presenta sei brani (di cui Further On in una doppia versione acustica ed elettrica) originali, eccezion fatta per una bella versione di Open All Night di Bruce Springsteen. A differenza di molti suoi colleghi, Carugi ha scelto di comporre in inglese e il risultato alla luce anche della sua impeccabile pronuncia, è assolutamente sorprendente. Brillano infatti brani come la già citata Further On tanto nella versione acustica quanto nella versione elettrica dove si apprezza l’ottima chitarra di Gabriele Moretti, l’evocativa Carry The Wind Home, ma soprattutto la title track dove brilla un ottimo testo. Un discorso a parte lo meritano la bella cover di Open All Night che chiude il cerchio aperto nelle lunghe serate a suonare nei pub, e Boulevards che con il suo crescendo ci svela un lato interessante della creatività del cantautore di Cecina. Per essere un opera prima Open 24 Hrs è un ottimo disco, che pone una base piuttosto solida ad un futuro che si spera regali più di una soddisfazione al cantautore toscano.
Salvatore Esposito
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