Matteo Strukul – Nessuna Resa Mai: La strada, il rock e la poesia di Massimo Priviero, Meridiano Zero pp. 192 € 14,00


In parallelo con l’uscita del doppio album dal vivo Rolling Live, l’editore Meridiano Zero che da tempo cura una eccellente collana di libri “rock”, ha pubblicato la prima biografia di Massimo Priviero, scritta da Matteo Strukul, già autore di un volume simile per Massimo Bubola. Proprio il libro dedicato al cantautore veronese è stato il canovaccio base da cui l’autore è partito per la scrittura di Nessuna Resa Mai, questo il titolo dell’opera, che similmente si sviluppa attraverso una lunghissima intervista divisa in capitoli, nel corso della quale si attraversa in lungo ed in largo la vita artistica e non di Massimo Priviero. Attraverso una scrittura semplice e diretta, emerge la figura del rocker jesolano, che avrebbe dovuto rappresentare una rivoluzione per la musica italiana, ma che si è fermato ad un passo dal successo vero senza scendere mai a compromessi, trovandosi poi chiuse molte e forse troppe porte in faccia. Il giornalista padovano è riuscito così a rendere la narrazione molto affascinante e la scelta di aver preferito un dialogo diretto piuttosto che una fredda intervista riportata meccanicamente non può che dirsi riuscita. Emergono così ricordi del passato, l’avventurosa vicenda che lo ha portato ad incidere il primo disco, ma soprattutto gli incontri fatti in questi anni, su tutti quello con Little Stiven che ha prodotto uno dei suoi album. A vent’anni dall’esordio con San Valentino, Priviero sembra voler evitare di fare bilanci, ma piuttosto lo abbiamo visto rilanciare e puntare tutto sulla canzone d’autore, riuscendo a salire sul palco del prestigioso Premio Tenco. Un segno evidente che per lui non esiste una resa, mai. Il Priviero degli ultimi anni è attratto dalla poesia, dall’impegno culturale e politico e i suoi ultimi lavori sugli anni della Resistenza non fanno altro che confermare che è in atto la sua seconda giovinezza. Quando nella sua città di adozione, Milano campeggiavano manifesti con su scritto: "Ho visto il futuro del rock italiano e il suo nome è Massimo Priviero", forse non erano così sbagliati, infatti se esiste un cantautore rock a tutto tondo in Italia è proprio lui. Il cantautore jesolano è uno che non si è mai arreso, e il messaggio principale che da cogliere in questo libro è proprio questo. E significativo in questo senso è la risposta alla domanda di Strukul: "Nessuna resa mai: a che cosa non vuoi arrenderti oggi come ieri?", "Potrei rispondere che non voglio arrendermi al fatto che i valori vengano calpestati quotidianamente, o alla loro perdita. Gran parte di quello che scrivo è fatto di pezzi di umana resistenza…" . Nessuna Resa Mai è dunque, un libro da leggere fino in fondo, perché è ben lontano dall’essere semplicemente un libro dedicato ad un cantautore, è piuttosto un ritratto di un uomo che non ha mai messo in vendita la sua vita.
Salvatore Esposito
Nuova Vecchia