The Slowpokers - The Musical Bridge: A Homage To Neil Young


Parlare di una tribute band è sempre difficile, in Italia sono migliaia e per ogni big che si rispetti se ne contano a decine. Un esercito di musicisti-fans, che spesso ritroviamo nei locali e ne pub delle nostre città, intenti a rifare sempre i soliti classici, a scimmiottare il loro idolo anche imitandolo in tutto dall’abbigliamento alla pronuncia passando per la gestualità e quant’altro. In questo panorama, abbastanza desolante per la verità, distrutto dalla tirchieria e dalla miopia dei gestori dei locali, ci sono delle eccezioni o meglio delle eccellenze. In particolare meritano un plauso gli Slowpokers, tribute band di Neil Young di base in Veneto che ha realizzato un bel doppio dal vivo dal titolo The Musica Bridge: A Homage To Neil Young. Il disco inciso a Vo di Brendola (VI), lo scorso giugno nasce con lo scopo benefico di sostenere la Onlus Piano Infinito che sostiene persone diversamente abili e a cui verranno devoluti tutti gli incassi delle vendite del disco. Il gruppo guidato da Alessandro Tessari (voce, armonica e chitarra) e Paride Fioretti (Chitarra, mandolino e banjo), è composto inoltre dalla bravissimao Julia Foser (voce e chitarra), Giuseppe Randazzo (contrabbasso), Giancarlo Doni (percussioni, voci e flauto), Andrea Fioraso (tastiere), Enrico Marchiotti (basso e chitarra) e Renato Cardullo (chitarra). L’ascolto è assolutamente piacevole con gli Slowpokers, che partendo da una fedele riproposta dei brani di Neil Young, riescono ad imprimere agli stessi alcune originali variazioni strumentali arricchendoli con l’uso del contrabbasso, del flauto traverso e delle percussioni, e ciò da modo di poter toccare con mano la sensibilità artistica di questo gruppo. L’ascolto dei trentanove brani in scaletta regala belle emozioni, e piacciono tanto le incursioni nelle sonorità country con la complicità di Paolo Portinari alla Pedal Steel Guitar, tanto le influenze roots impresse dalla chitarra del grande Roberto Della Vecchia che fa splendere tanto brani dimenticati come Long Walk Home, tanto classici del calibro di Sugar Mountain e Tell Me Why. Di ottima fattura sono anche i brani elettrici, come Cortez The Killer, Hey Hey My My e Like A Hurrican, nei quali gli Slowpokers ricreano alla perfezione l’energia e la potenza dei Crazy Horse. Insomma The Musical Bridge non è un semplice disco di una cover band, ma piuttosto un doppio atto d’amore sia per lo scopo benefico con cui è stato registrato sia per la qualità delle interpretazioni che svela tutta la passione della band per il songwriting di Neil Young.

Per chi volesse fare o farsi un regalo intelligente può contattare Alessandro Tessari

Il costo è di 15 euro e il ricavato andrà devoluto alla Onlus PIANO INFINITO che sostiene persone diversamente abili.



Salvatore Esposito
Nuova Vecchia