“Now you’ll see some Morning Manic Music..” così Grace Slick salutò il pubblico di Woodstoock prima di esibirsi con i suoi Jefferson Airplane all’alba del 18 agosto del 1969. A questo concetto di musica che rinasce al risveglio si è ispirato Ernesto De Pascale, giornalista musicale e produttore indipendente, per comporre i brani del suo album di debutto come solista, che si intitola proprio Morning Manic Music. Si tratta di una raccolta di nove canzoni composte al pianoforte nelle prime ore del giorno ed ispirate al tema del viaggio come esperienza emozionale. Alle sessions di registrazione hanno partecipato molti musicisti del scena rock fiorentina come i giovanissimi Underfloor, La Macchina Ossuta, la Chicago Blues Revue, i Lightshine, ma anche talenti musicali tutti da scoprire come l’eccellente violinista Giulia Nuti, il polistrumentista Stefano Poggelli. Non mancano nemmeno ospiti di eccezione come Ken Nicol (Steeleye Span) e Kevin Trainor (Johno Manson Band) alle chitarre e Joe Broughton (Albion Band) al violino. L’ascolto rivela un sound scintillante dove il rock incontra influenze che vanno dal blues al folk inglese, passando per alcuni spunti soul e crooning. Ad aprire il disco è il crescendo rock di Alive, seguita dall’altrettanto energica Blackpool Babilon, è però con About Girl che il disco trova il suo primo vertice in una ballata dai toni acustici risalente composta nel 1976 per i Lightshine e riarrangiata nel 2005, mettendo ben in evidenza il violino di Giulia Nuti. Dopo la chitarristica It’s Tomorrow, arriva l’altro vertice del disco, Lost Tomorrow, una ballata a metà strada tra Jackson Brown ed Elton John, che introduce magnificamente alla seconda parte del disco. Arrivano così le elegantissime I’m Only Playing The Game e Endless Flying, entrambe baciate da arrangiamenti sontuosi di archi e piano. Chiudono il disco la rock ballad pianistica There Will Always Be The Light e la gradevolissima ‘Till Morning Comes. Sembrerà strano che un giornalista musicale si lanci nell’avventura di pubblicare le proprie canzoni, ma non ci sorprende l’ottimo risultato ottenuto da Ernesto De Pascale, in quanto è il frutto di una lunga esperienza maturate in tanti anni di musica, in quella Firenze che ha allevato band come Litfiba e Diaframma.
Salvatore Esposito
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