Ciansunier - Canzoni da Osteria Volume, 8 (Vernante)

I Ciansunier sono nati con il preciso scopo di riscoprire un universo musicale, quello del liscio, che negl’anni Settanta ed Ottanta era stato ingiustamente derubricato da musica popolare, e quindi con una solida tradizione alle spalle, ad intrattenimento da balera. Scavando nella tradizione italiana, francesce e occitana, i Ciansunier, nel corso degl’anni, hanno riportato alla luce canti di osteria della tradizione piemonese e non, storie di alpini e bersaglieri, di "amanti che si lasciano" e di "belle che si maritano", fino a creare con la loro discografia un vero e proprio corpus di riproposta. La loro serie di dischi con canzoni da osteria, è così arrivata al numero otto, e sulla scia di quanto fatto in passato, anche in questa occasione hanno messo insieme sedici brani che spaziano dai canti tradizionali a Sfiorisci Bel Fiore di Jannacci, il tutto ovviamente legato da un filo comune sia tematico sia stilistico. I Cansunier, sono un collettivo di musicisti, molto aperto alle collaborazioni e oltre alla line up classica composta da Loris Cavallera (voci e chitarra acustica), Paolo Marchesi (voci e Moretti 66cl), Alberto Giuliano (Fisarmonica), Fabrizio Carletto (basso) Danilo Dalmasso (rullante) Marco Lamberti (Chitarra acustica e classica), per incidere questo Volume 8 della loro produzione si sono uniti alla band, Michele Gazich al violino, Roberto Tentori alla fisarmonica e Andrea Cavalieri che partecipa alla voce in genovese a Canterò. Ascoltando questo nuovo disco, si viene letteralmente immersi in un atmosfera senza tempo. Immaginate dunque, tovaglie a quadretti, caraffe o fiaschi di vino rosso, carne alla brace, il tutto a far da sfondo a brani come L’Arsignol che apre il disco o a Gira L’amore, un brano ballabile che con il suo ritmo saltellante ci introduce nell’alla festa. Ogni nota di questo Volume 8 suona spontanea e vitale, quasi le registrazioni fossero il frutto di sedute di registrazioni improvvisate. Andando più a fondo si scopre che il suono è molto ben delineato e tutti gli strumenti contribuiscono a rendere più vera l’atmosfera di festa da osteria. Tra i brani più belli vanno citati senza dubbio Qui Comando Io, Paese e la splendida Sfiorisci Bel Fiore di Jannacci, anche se la palma del miglior brano del disco spetta senza dubbio a Miniera di Bixio e Cherubini. Insomma se avete voglia di immergevi nella scanzonata atmosfera di un’osteria, tra vino rosso e canzoni, questo disco farà certamente la vostra felicità. Il Volume 8 della saga dei Ciansunier è una prelibatezza per palati fini, proprio come un piatto di buon arrosto da osteria.


Salvatore Esposito

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