Joe Petrosino & Rockamorra – Petro (Autoprodotto, 2017)

Finanziato da una fortunata campagna di crowdfunding “Petro” è il terzo album di Joe Petrosino & Rockamorra, combo salernitano dalla ormai decennale esperienza, segnalatosi negli anni come una delle realtà più interessanti della scena musicale campana per il loro rock-tamorra, originale marchio di fabrica sonora che li vede intrecciare la tradizione musicale del Sud Italia con rock, punk, dub e reggae. Prodotto dallo stesso Luca “Joe” Petrosino con il musicista e compositore partenopeo Marco Vidino con il quale condivide le esperienze con l’Accademia Mandolinistica Napoletana, la Napoli Mandolin Orchestra e del Canzoniere a Corde, il disco mette in fila dieci brani originali e due bonus track, incisi con un vasto numero di strumentisti tra i quali spiccano il tastierista e poeta Andrea Barone e del batterista Claudio D’Angelo. Rispetto ai dischi precedenti questo nuovo lavoro presenta un songwriting dal taglio più maturo e un sound più articolato come conferma lo stesso Joe Petrosino: “Il nostro percorso è ad una svolta artistica importante con i brani nuovi si è sentita l'esigenza di oltrepassare i nostri fondamentali per smussare i dettagli. La scommessa stavolta è che i Rockammorra sanno produrre anche un sound dolce, rilassante e cantabile dove gli strumenti tradizionali come la tammorra o il tamburello non hanno più ragione di essere protagonisti". Come lascia intendere il titolo che rimanda ad una roccia che rotola e non si forma dinanzi alle avversità, l’album si apre con i ritmi in levare della programmatica “Sona Na Musica” nella quale spiccano le partecipazioni di Andrea Tartaglia e Simona Boo e prosegue nei sentieri del dub con “Nu Seme” nella quale Joe Petrosino canta della liberalizzazione della canapa con la complicità di Piervito Grisù e la produzione di Rik-Kun. Le atmosfere cambiano con il folk-rock di “Sembra nero” la cui linea melodica radiofriendly avvolge un testo sull’uguaglianza, a cui seguono la bella canzone d’amore “Vulesse sunnà” e la solare “Usignolo”. La splendida ballata acustica “Nu sacco ‘e tiempo” ci schiude le porte alla seconda parte del disco con la storia di immigrazione di “Monnalisa”, la dolce “Ninnanannasofi” e il crescendo di “Pacienza”. Il duetto con Alberto Colasante in “Malamente” chiude il disco ma c’è ancora tempo per le bonus track: la gustosa rilettura di “Mo vene Natale” e il solare reggae di “Buen Camino” cantata con Tonino Delle Donne e Tony D’Alessio. “Petro” è, insomma, un bel disco che conferma tutto quanto di buono fatto sin ora da Joe Petrosino e Rockamorra. 


Salvatore Esposito

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