Paolo Vinati – Zvuci Otoka/Suoni dalle isole (2016)

Le zampogne del gruppo mih sono presenti con fogge leggermente diverse in Croazia (Istria e Dalmazia) e Bosnia-Erzegovina. Il documentario “Zvuci Otoka”, in italiano “Suoni dalle isole”, si occupa del mih, mjeh o ludro, nomi con cui è denominata la cornamusa diffusa nelle isole dalmatine di Cres e Lošinj. Lo strumento, privo di bordoni, munito di una sacca di pelle di capra, capretto o pecora, è alimentato a bocca da un cannello e possiede due canne del canto ricavate da un unico blocco di legno, fornite di fori digitali. L’etnomusicologo bresciano Paolo Vinati – collaboratore di diversi enti accademici e istituti di cultura, già autore di numerosi documentari a carattere etnografico e musicale e di ricerche in Lombardia, Trentino Alto Adige, Austria e Montenegro – ha realizzato questo DVD che esplora la pratica dello strumento attraverso interviste ai mjehničar, i suonatori. In precedenza, lo studioso Roberto Starec e il musicista ed etnomusicologo Dario Marusić si sono occupati più in generale delle pive istriane ed anche dello strumento isolano, sul quale, tuttavia, non esiste molto materiale di studio. Ne consegue che il contributo di Vinati assume rilevanza perché indaga l’attualità della prassi esecutiva del mih. Nei cinquantotto minuti del DVD parola e strumenti passano a sei musicisti attivi nei contesti d’uso della cornamusa, come l’accompagnamento di danze folkloristiche delle isole e la pratica strumentale familiare. I sei musicisti intervistati sono Jordan Kučić (55 anni), Ive Mužić (77 anni), Dario Kučić (55 anni), Mario Mužić (55 anni), Dinko Mlacović (55 anni) e Dinko Zorović (30 anni), che raccontano del loro apprendimento, delle caratteristiche dei loro strumenti, dei maestri del passato e delle occasioni di fare musica; scorrono riprese di vita quotidiana nelle località delle due isole, sequenze raccolte durante eventi festivi e festival musicali e, ancora immagini, di repertorio degli ultimi decenni del secolo scorso provenienti da video storici e amatoriali che documentano la pratica strumentale delle passate generazioni di musicisti, tra i quali ascoltiamo estratti degli scomparsi Anton ‘Toni’ Brako e Josip Damjanievic. Un tempo gli strumenti erano auto-costruiti dal musicista stesso ricopiando i vecchi strumenti; oggi sulle isole Ive Mužić costruisce otri di pelle e Dinko Mlacović di Lubenice è stato in grado di costruirsi il suo mih, ma, in realtà, essendo pochissimi i suonatori rimasti, e, pertanto, non essendoci forte domanda di strumenti, nessuno si specializza nella costruzione. Cosicché gli strumenti che servono ai pochi suonatori rimasti o a chi, venendo da fuori, vuole apprendere a suonare sono costruiti in Istria da costruttori professionisti. Per cultori e suonatori di zampogne e cornamuse, occorre dire che a Orlec, a Cres e a Nerezine, nell’isola di Lošinj, intorno alla fine della primavera, si svolge un festival di cornamuse chiamato “Meha”, giunto alla sesta edizione. Oltre a suonatori della cornamusa locale, prendono parte alla manifestazione strumentisti di aerofoni a sacco provenienti da altre parti d'Europa (in passato, si sono esibiti musicisti bulgari, macedoni, slovacchi, cechi, austriaci, serbi e italiani).  Il DVD “Zvuci Otoka”, alla cui realizzazione hanno contribuito le amministrazioni locali delle due isole della Dalmazia, si può acquistare presso gli uffici turistici di Cres o di Lošinj, oppure contattando direttamente Paolo Vinati (pavinati@tiscali.it). 


Ciro De Rosa

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