Alessandro Sipolo – Eresie (Fasolmusic.coop, 2015)

A tre anni di distanza da “Eppur Bisogna Andare”, il cantautore bresciano Alessandro Sipolo, torna con “Eresie”, nuovo album nel quale ha raccolto undici brani, prodotti – come il precedente – con la collaborazione di Giorgio Cordini, ed incisi presso gli studi Officine Meccaniche di Milano con la partecipazione di eccellenti strumentisti tra cui Max Gabanizza (Basso), Ellade Bandini (batteria), e Alessandro “Finaz” Finazzo (chitarra). Seguendo la sua naturale inclinazione a percorrere sentieri non scontati della canzone d’autore, Alessandro Sipolo con questo nuovo album ha dato forma ad un universo sonoro dalle suggestioni differenti ed in cui si inseriscono perfettamente i suoi testi che ruotano intorno al tema dell’eresia, intesa come scelta controcorrente. A riguardo lui stesso afferma: “E’ un crogiolo di mondi musicali, un affresco d’esistenze controcorrente. Muovendo dall’etimologia della parola “eresia” (dal greco “scelta”) ho provato a ragionare sulla necessità di approfondimento e disobbedienza, in un periodo storico, il nostro, nel quale l’esigenza di velocità e sintesi tende a rendere ogni riflessione estremamente superficiale. Dal punto di vista musicale c’è certamente una maggiore influenza rock ma, in continuità con l’album d’esordio, resta la volontà di spaziare tra i generi senza incasellarsi in una determinata nicchia cantautorale”. Aperto dalla travolgente title-track, una rumba-rock tutta da ascoltare, il disco si muove attraverso descrizioni di personaggi come come “Gagiò Romanò”, la storia di un ragazzo che per sottrarsi al servizio militare si unisce ad un gruppo di giostrai rom, e riflessioni profonde come nel caso de “Le Mani Sulla Città” in cui il suo songwriting incontra il sound combat-rock di Bandabardò e Modena City Ramblers, o di “Tra respirare e vivere”. Si prosegue con il trascinante rock di Dannata, le atmosfere soffuse di “Denoda” in cui spiccano i fiati” e le sonorità world di “Saintes Maries” fino a giungere al finale in cui spiccano la splendida “Crescere anche noi”, quel gioiello che è “Comunhão Liberação” con i suoi ritmi latin e la preghiera laica “Alla Sera”, che chiude il disco. “Eresie” è, dunque, un disco pregevole nel quale si riflette una ricerca sonora continua e mai scontata, unita ad un songwriting che affonda le sue radici nella migliore tradizione cantautorale italiana. 


Salvatore Esposito

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