Majaria Trio & Eleonora Bordonaro – La Custodia Del Fuoco (Ed. Groove Studio/Headache Prod., 2013)

Il progetto Majaria Trio nasce nel 2010 dall’incontro tra il batterista e percussionista Lucrezio de Seta, il bassista Alessandro Patti e il pianista polistrumentista Primiano Di Biase, tre musicisti dal vissuto artistico differente, ma accomunati dall’idea coniugare le sonorità della musica popolare del sud Italia e più in generale del Mediterraneo con sonorità nuove quali electric-jazz, funk, dub. Il primo risultato del loro lavoro insieme arriva nello stesso 2010 con il concept album omonimo, un disco strumentale caratterizzato da un caleidoscopio di ritmi, suoni e belle intuizioni, che nel loro insieme si avvicinavano molto bene a quella “magia” evocata dal nome stesso del trio. A distanza di tre anni li ritroviamo alle prese con un nuovo progetto “La Custodia Del Fuoco”, che li vede affiancati dalla cantante siciliana, Eleonora Bordonaro, già voce dell'Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna. Si tratta di un disco che raccoglie i brani eseguiti dal vivo dal trio durante lo spettacolo “La Custodia Del Fuoco – La Conta Dei Papaveri”, ideato da Lucrezio de Seta, e caratterizzato da un insieme di quadri evocativi e surreali, scritti, coreografati e diretti da Luana Marongiu, ed impreziositi dalla collaborazione di Cinzia Maccagnano e dalle danze di Marica Zannettino, Sara Rossi e Rosaria Iovine. L’idea alla base del spettacolo, così come del disco, prende le mosse da un affermazione di Gustav Mahler ovvero: "Tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco", e in questo senso si comprende bene quale sia stato lo spirito che ha animato il Majaria Trio tanto nel lavoro di ricerca, quanto in quello della rilettura dei brani tradizionali, che hanno rivestito di colori ethno-jazz. Ad aprire il disco è “Terra Ca Nun Senti dal repertorio di Rosa Balistreri, a cui segue il jazz ritmato di “’A Pinnula” e la cialoma trapanese “Aja Mola”, un canto responsoriale tipico dei pescatori, nel quale alla voce del rais faceva eco il coro di coloro che tiravano le reti a bordo delle Muciare. Il canto di rivendicazione “Niura Mi Dicisti” apre poi la strada prima a “Rosa Canta E Cunta” e successivamente alla preghiera “Maria De Li Grazzi” cantata a capella dalla Bordonaro. La fisarmonica e le percussioni di “Balkankan” ci conducono a “Persuasiva Amurusa” su testo del poeta e drammaturgo palermitano Giovanni Meli, mentre il jazz pizzicato di “'A Virrinedda” funge da perfetto apripista per la trascinante “Cuntadinu Sutta Lu Zappuni”. “Lu Focu Di La Pagghia” ci accompagna verso il finale con “Si Maritau Rosa” e la ninna nanna “'A Siminzina”. Nel complesso “La Custodia Del Fuoco” pur essendo un disco valido e gradevole, forse non rende piena giustizia alle grandi potenzialità del Majaria Trio, che per molti versi ci sembra molto più incline alla sperimentazione in chiave jazz in senso stretto, piuttosto che alla rilettura di brani tradizionali, le cui strutture in qualche modo imprigionano un po’ il talento dei singoli strumentisti. 


Salvatore Esposito
Nuova Vecchia