Paolo Brancaleoni: Il Cantascrittore

Il titolo di cantascrittore se lo porta dietro sin da quando ha mosso i primi passi nel mondo della musica, infatti nella cifra artistica del cantautore umbro Paolo Brancaleoni convinvono armonicamente due anime, quella dello scrittore e quella del cantautore. Il suo percorso artistico è infatti imbevuto tanto della passione per la letteratura, quanto quella per la musica, e non è casuale che le sue prime canzoni sbocciarono sull'onda dell'entusiasmo, dopo aver assistito ad un concerto di Bob Dylan quando aveva sedici anni. Da quel momento è un crescendo continuo di esperienze musicali e non che arricchiscono il suo bagaglio artistico, spaziando da collaborazioni con poeti come Mario Luzi, Gary Snyder, Gary Lawless e Nanao Sakaki, a quelle con cantautori come Sergio Endrigo, Alberto Fortis ed Edoardo De Angelis, fino ad un viaggio che lo conduce per due mesi ad Oakland in California per approfondire la sua passione per la West Coast. Comicia così a prendere corpo l'idea che poesia, prosa e canzone possano vivere in un unico flusso emozionale fatto di suggestioni, suoni, parole e colori, e il suo debutto artistico arriva con Memorie di Fine Millennio, inciso insieme al gruppo Tajo Verticale e che sin da subito lo segnala come una promessa del cantautorato italiano. In parallelo il cantautore umbro, prosegue il suo percorso universitario laureandosi prima in sociologia e poi in scienze religiose ed in fine frequentando numerosi corsi di perfezionamento e specializzazione in musicologia e musicoterapia. 
A partire dal 2000 comincia una collaborazione con Editrice Zona, editore attento alla poesia quanto alla canzone d'autore, che ristampa il suo primo disco Memorie di Fine Millennio, nel 2002 e successivamente da alle stampe nel 2007 l'ottimo In Viaggio con la partecipazione di ospiti di riguardo come il percussionista Peppe Consolmagno, la cantante brasiliana Selma Hernandes, il poeta Gary Snyder, che oltre ad essere autore, ha anche messo la sua voce nel brano “Pioggia ad Alleghany” ed il poeta Mario Luzi autore del testo “Ad un compagno”. Il disco e il libro seguono il medesimo filo narrativo e compongono una sotta di viaggio introspettivo, nel quale paralleli e meridiani si incontrano disegnando un percorso personalissimo nel quale l'autore si diverte ad intercalare racconti e canzoni, che suonano come un invito a riflettere su noi stessi. Le canzoni brillano per una squisita ed artigianale eleganza, rimandando ora al Daniele Silvestri più sudamericano ora a De Gregori, il tutto senza perdere di vista i miti di sempre come Bob Dylan e James Taylor. Fondamentale in questo senso è la presenza del chitarrista Michele Rosati, che facendosi carico degli arrangiamenti riesce a confezionare un vestito perfetto per le canzoni di Brancaleoni. Sin dal primo brano, In Viaggio, ci porta ad esplorare luoghi lontani come in Pioggia Alleghany dove brilla la voce di Gary Snyder, ma allo stesso tempo posti a noi più vicini come nella suadente Il Pilota del Tram, il tutto senza risparmiare suggestioni poetiche come in Gitano Vagabondo, Capo Finisterre, L'Isola di Iona ma soprattuto nelle splendide Escursione Lunare e Ad un compagno, quest'ultima scritta in collaborazione con Mario Luzi. In Viaggio ha rappresentato dunque un punto di arrivo importantissimo per la cantautore umbro, da cui sono state gettate le basi per l'ottimo L'Avamposto pubblicato lo scorso anno.


Paolo Brancaleoni - L'Avamposto (Editrice Zona) Libro + Cd

A tre anni dall'ottimo secondo libro con cd, In Viaggio, Paolo Brancaleoni torna con un nuovo progetto artistico, L'Avamposto, ancora una volta autoprodotto e realizzato con la collaborazione di Editrice Zona. Rispetto al precedente lavoro, la formula è rimasta invariata, ovvero un disco più un libro, che si completano e compendiano a vicenda, una scelta soprendentemnte riuscita in un epoca in cui mp3 ed e-book sembrano ormai vicini a prendere il sopravvento sulla scia di una modernità a tutti i costi, una modernità che ci stà diventando nemica. E proprio contro questo nemico forte ed invisibile, pronto a colpire l'animo di ognuno di noi, privandoci della libertà, del diritto, dell'amore e della stessa vita, si erge la roccaforte de L'Avamposto, uno spazio dal quale osservare da lontano e prepararsi alla difesa, ma allo stesso tempo godendo della sua pace e dalla sua serenità, uno spazio che ci proteggerà dall'ignoranza. Ad aprire il disco è la title track che, con il suo sound americano guidato dal dialogo tra slide e pedal steel ci rimanda a Giovanni Drogo e Il Deserto De Tartari, ma è solo un attimo perchè il sound tra burlesque e charleston de La Battaglia del Moscerino ci regala uno splendido spaccato di riflessione sul coraggio di vivere. Si spazia così tra accenni al jazz ed incursioni nel folk e nella musica balcanica, attraverso splendidi brani come Pensieri alla deriva, Dentro l'anima, Ores Stultorum, fino a toccare la splendida Trocadero dove la scrittura quasi cinematografica si sposa alla perfezione con l'arrangiamento tenue dove una fisarmonica riempie di colori settembrini una storia d'amore non corrisposto. Chiudono il disco Sarebbe facile e Notturno, due brani molto intensi nei quali Brancaleoni riesce a far emergere tutta la forza della sua poesia.

Salvatore Esposito

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