Ennio Rega – Nei modi e nel pensiero (Scaramuccia Music, 2025)

Architetto di professione e cantautore per passione, Ennio Rega, all’anagrafe Ennio Venturiello, nell’arco della sua ormai trentennale carriera ci ha consegnato una serie di album di grande spessore come l’esordio “Due passi nell’anima del sorcio” che gli valse la partecipazione al Premio Tenco nel 1993, passando per i pregevoli “Concerie”, “Arrivederci Italia” e il più recente “Terra Sporca” del 2017. A otto anni di distanza da quest’ultimo lo ritroviamo con “Nei modi e nel pensiero” un concept-album sul tema dell’immaginazione e della diversità, nel quale ha raccolto otto brani in cui canta del nostro tempo affrontando con lucidità e tagliente ironia temi come i social media, la politica e l’intelligenza artificiale. Dal punto di vista musicale il disco vede la canzone d’autore innestarsi su strutture rock e jazz, lambendo l’elettronica, l’avanguardia e la musica classica. Ad accompagnare Ennio Rega (voce, pianoforte e moog) in questa nuova avventura è un quartetto jazz composto da eccellenti strumentisti: lo svedese Lutte Berg (chitarra), Marco Siniscalco (basso), Pietro Jodice (batteria) e Paolo Innarella (fiati) a cui si aggiungono gli ospiti Giovanna Famulari (violoncello) e Lucrezia Venturiello e Daniele Adriani alle voci. Ad aprire il disco è la pungente “Uniformate” una critica senza mezzi termini ad una società che tende sempre di più ad appiattire il pensiero, a renderlo senza spessore e criticità, senza insegnare nulla. La voce di Rega è intensa, quasi sofferta, con la chitarra di Berg che con la sezione ritmica guida il climax sonoro dove si inseriscono i fiati di Innarella. Si prosegue con “Altra abitudine” nella quale spicca il solo di chitarra di Berg e in cui Rega punta il dito verso verso la tecnologia che aliena e che spegne la creatività, e la tagliente “Trash” nella quale si canta di un mondo in cui tutto è “trash” con “imbecilli al comando”. Il vertice del disco arriva con la splendida ballad “Marginale essenziale”, il cui testo denso di lirismo (“l’amore è l’amore e non si sa nient’altro”) si accompagna ad un arrangiamento dalla dinamica trascinante guidata dal pianoforte e dalla chitarra. Se “Da Noi” è una malinconica riflessione sulla necessità che ci spinge a cambiare la nostra vita e i rapporti, “Simultanea” è uno sguardo introspettivo sulla ricerca del senso della vita. Il racconto di un’amicizia tra due giovani, uno mussulmano e uno cristiano di “Un amico per te” ci conduce verso la conclusiva “Porto Sacro”, una sceneggiatura di un film in musica, declinato in una milonga che incontra l’opera lirica con il violoncello di Giovanna Famulari e le voci dei cantanti lirici Lucrezia Venturiello, e Daniele Adriani. “Nei modi e nel pensiero” è un disco che sfida a colpi di canzone il conformismo di una società decadente, un lavoro lucido e poetico che riflette su tecnologia, società e rapporti umani senza mai rinunciare al gusto della sorpresa. Con la sua voce espressiva e la consueta libertà creativa, Ennio Rega si conferma un cantautore oltre le mode, in grado come pochi di cantare il presente. 


Salvatore Esposito

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