Sory Bamba (1938-2022)

Il “grand maître” della musica maliana Sory Bamba è morto a 84 anni sabato 23 luglio a Mopti. Nel libro che gli aveva dedicato Liliane Prévost, pubblicato da L'harmattan nel 1996, il suo percorso musicale viene riassunto così: “De la tradition à la world music”, utilizzando due etichette diffuse nel mercato discografico e che ben accompagnavano il suo album pubblicato dalla Sonodisc nel 1995, “Hamdallaye”.


Ma queste etichette poco raccontano della sua traiettoria musicale, inizialmente legata a filo doppio con la cultura Dogon, cui anche l’Europa aveva cominciato ad accostarsi con la pubblicazione alla fine del 1948 di “Dieu d'eau” (Il Dio d’acqua), resoconto delle conversazioni quotidiane tra un vecchio Dogon cieco, Ogotemmêli, e l'etnologo francese Marcel Griaule. Kanaga, parola che rimanda alla maschera cerimoniale legata alla divinità Amma, creatrice del popolo Dogon, sarà il nome dell’orchestra più importante di Sory Bamba.


Con l’Orchestre Kanaga parteciperà a sei Biennali nazionali, aggiudicandosi tre primi premi consecutivi nel 1976, 1978 e 1980, prima di intraprendere una carriera solista in Costa d'Avorio e quindi in Francia, trasferendosi a Parigi negli anni Novanta, pubblicando LP che oggi sono classici come “Du Mali”, senza mai raggiungere il successo internazionale. Solo nel 2010 un concerto a Parigi propizia l’incontro con la Universal e il contratto per un album prodotto come si deve, all'età di 72 anni, “Dogon Blues”. Ancora una volta, però, all’estero rimane un musicista per musicisti, senza l’attenzione di critica e pubblico: motivo per lasciare la Francia e tornare a casa, a Mopti dove era nato nel 1938, nella città in cui confluiscono il Niger e il Bani e tante genti diverse. Il padre di Sory Bamba fu un illustre veterano dell'esercito dell'imperatore Samory Touré, appartenente ad una famiglia che non prevedeva per il giovane Sory un futuro nella musica. Ma alla morte dei genitori, quando aveva dieci anni, Sory trovò conforto proprio nelle melodie, a cominciare dal flauto. In breve, avrebbe imparato molto dalle diverse tradizioni maliane. Passato alla tromba, dette vita alla sua prima formazione nel 1957, il Group Goumbé, ispirato nel nome e nello stile da una danza popolare in Costa d'Avorio. Tre anni dopo, nell'autunno del 1960, il Mali otteneva l'indipendenza dalla Francia, guidato dal primo presidente del paese, Modibo Keïta. Radio Mali cominciò a documentare e trasmettere il patrimonio musicale della nazione. In questo contesto i Group Goumbé ebbe un’evoluzione, lavorò su testi influenzati dai racconti popolari del popolo Dogon e divenne un ensemble più articolato, il Bani Jazz, interessato a “modernizzare” i propri arrangiamenti con un occhio alle Settimane della Gioventù organizzate nella capitale Bamako, spettacoli e concorsi con i migliori artisti dalle sei regioni maliane. Fra il 1968 e il 1981, Sory ha lavorato instancabilmente come direttore del corpo di ballo di Mopti e arrangiatore del suo ensemble tradizionale. Nel 1969, Djib Sylla Diarra, governatore di Mopti, promuove la creazione dell'orchestra regionale di Mopti e Sory Bamba trasforma il Bani Jazz nell’ l'Orchestre Kanaga, cui Djib Sylla offrì strumenti e attrezzature necessarie che resero possibili splendide registrazioni lungo tutta la decade degli anni Settanta, in parte documentate nel 2011 dall'etichetta Thrill Jockey con la pubblicazione di “Sorry Bamba, Vol. 1: 1970-1979”, raccolta con la collaborazione dello stesso Sory Bamba.


Sono questi gli anni dell’interazione con musiche caraibiche, col jazz, il R&B, prima che il venir meno del sostegno nazionale alla musica costringesse Bamba ad aprirsi la strada all’estero per poter continuare a scrivere e registrare musica che continua ad attingere agli anni in cui il direttore dell'Orchestre Kanaga aveva percorso le pianure del fiume Niger, la falesia di Bandiagara, gli accampamenti Fulani, riportandone racconti e musiche che hanno infuso linfa al suo repertorio, avendo ottenuto l'approvazione degli anziani per poter suonare in pubblico musiche delle cerimonie Dogon.


"Il suo ruolo era quello di trovare giovani talenti, spesso andava nella boscaglia a cercarli", raccontava di recente il figlio, Bamoussa Bamba ai giornalisti francesi che si erano messi sulle sue tracce dieci anni dopo l’addio alla Francia.


Nello stesso documentario è possibile ascoltare, oltre allo stesso Sory Bamba, un altro figlio, Issa Bamba, anche lui musicista.


Alessio Surian

Posta un commento

Nuova Vecchia